lunedì 21 maggio 2012

Ciò che crea la nostra realtà


La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ” essere artefici della propria vita ” - n. 47 -
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Carissima/o,

nel mondo dei miei interessi, partendo dagli anni ’70 sono cresciuto a pane e psicosomatica. In quel decennio cominciavano a diffondersi questi importanti concetti, per i quali le cause dei nostri disturbi e delle nostre malattie erano da ricercarsi più nell’ambito dei nostri pensieri e soprattutto dei nostri stati emotivi. In particolare grande rilievo veniva dato agli accumuli emotivi, ma non veniva di certo tralasciato l’aspetto dei processi mentali.

Molti anni più tardi scoprii che questi tipi di concetti erano già stati trattati da numerosi maestri spirituali antichi e moderni, dal buddismo tibetano al mondo dello Yoga e altro. Spiritualità e Scienza sembravano trovare dei punti di contatto identici, eppure i primi erano antichi addirittura di qualche millennio e gli altri appartenevano alle frange innovative della moderna Medicina di allora.

Riflettendo su tutto questo, già in quei tempi mi resi conto che, se delle discipline così lontane nel tempo, arrivavano a trarre le stesse conclusioni, e pure con modalità diverse, la verità poteva essere una sola: quei concetti appartengono alla natura umana del nostro pianeta, sono le realtà insite in noi, sono per noi delle verità profonde.

Negli anni ’90 è avvenuta la diffusione dei computer, ed io affascinato dalla modernità, mi sono tuffato nel mondo cibernetico, alla scoperta di questi strumenti che ti permettono di semplificare processi lavorativi o sviluppare percorsi creativi che prima di allora erano impensabili. Queste macchine avevano un loro fascino e mi resi conto in seguito che erano state costruite ad
immagine e somiglianza di alcune parti del nostro cervello.

Negli anni 2000, partii con sommo entusiasmo alla scoperta delle Neuroscienze: queste nuove discipline avevano trovato e stavano continuamente trovando la base dei processi presenti dentro
di noi a livello del cervello e dei processi nervosi. Finora il mio modo di pensare era sempre stato rivolto ai contenuti, al senso, al significato ed ora le Neuroscienze mi dicevano che è molto importante anche la forma di un pensiero, cioè “come” viene formulato.

E’ stata per me una rivoluzione epocale, ha ribaltato il mio modo di concepire il mondo e mi ha portato pian piano a formulare la disciplina dell’Integrazione Energetica.
La psicosomatica, i computer, le neuroscienze e altre discipline connesse, convogliavano e convergevano in un metodo che poneva l’accento a “come funzioniamo”, per poi fornire i metodi per produrre cambiamenti efficaci e durevoli. Mi resi conto che non veniamo influenzati inconsciamente solo dalle emozioni/pensieri, ma che c’erano altri 4 aspetti a condizionarci l’esistenza: i traumi, i conflitti, le convinzioni ed i modelli di comportamento. Questi
quattro aspetti sono sostenuti da pensieri profondi e creano emozioni condizionanti.

Se volessi fare una sintesi verbale di tutto ciò che ho detto finora qui sopra, dovrei dire che a condizionarci, nel bene come nel male, sono i “programmi” contenuti dentro di noi, il nostro software interiore. I cinque aspetti di cui sopra e cioè emozioni/pensieri negativi, traumi, conflitti interiori ed esteriori, convinzioni limitanti e modelli rigidi strutturati di comportamento,
che siano consci o inconsci creano programmi e quindi la nostra struttura di vita, che condiziona il nostro ambiente, i nostri comportamenti, i nostri valori e la nostra identità, oltre che a rendere felice o infelice la nostra esistenza.

E’ più chiaro ora come la nostra felicità e il nostro benessere dipenda da come siamo strutturati dentro, da che tipo di programmi stanno funzionando dentro di noi? Per dirlo in altre parole, ciò che siamo fuori dipende da ciò che siamo dentro di noi o ancora, il visibile dipende dall’invisibile.
Prendere coscienza di come siamo strutturati dentro e trasformaci in meglio è compito nostro e con l’aiuto dell’Integrazione Energetica diventa tutto più facile e preciso, oltre che duraturo. Che dire poi dell’aspetto creativo dell’Integrazione Energetica? Con queste tecniche, non solo si può eliminare ciò che ci fa soffrire, ma si può anche programmare in positivo un aspetto che vorremmo essere o raggiungere un obiettivo che desideriamo realizzare.
Riassumendo, si può dire che l’Integrazione Energetica, non solo trasforma ciò che ci fa soffrire, ma anche ci aiuta a realizzare desideri ed obiettivi verso cui tendiamo. Meglio di così… non si può :-)

Il trasformarci interiormente serve a poter fluire insieme alla vita, ad essere plastici e plasmabili com’è l’energia stessa, ad entrare ed uscire da sentimenti e situazioni senza strutture rigide, utilizzare tutte le nostre potenzialità senza aggrapparci a modelli sempre uguali a se stessi: questa è l’essenza del nostro miglioramento personale.

Una volta, una persona mi ha rivolto questa domanda: “Perché dovremmo rivolgerci all’Integrazione Energetica per generare i nostri cambiamenti? Non possiamo realizzarli anche da soli?“ “E’ un’ottima domanda” dissi: “vediamo se riesco a dare un’altrettanto buona risposta” :-) …..

E’ molto difficile cambiare stando all’interno di un problema, è necessario spesso un occhio esterno per cogliere tutte le sfumature o cogliere aspetti che per noi sono normale vissuto di tutti i giorni, mentre per un esperto sono la causa delle nostre sofferenze. E’ molto difficile essere medici e pazienti allo stesso tempo, oppure naufraghi e salvatori contemporaneamente. In casi semplici si riesce, ma quando si tratta di trasformare strati più antichi e profondi diventa davvero difficile farlo da soli, se non impossibile.
Poi, è anche una questione di tempi: se si vuole raggiungere la nostra trasformazione in tempi brevi, l’Integrazione Energetica è fenomenale, ma se si sceglie di operare quella trasformazione in 20 o 30 anni, forse ce la si può fare anche da soli. Il prezzo da pagare è solo… 30 anni di sofferenza J. Se poi pensiamo che di aspetti da trasformare ne abbiano tanti… beh, ci basterebbe una vita???
Dico questo anche per mia esperienza personale: con l’Integrazione Energetica i miei cambiamenti interiori sono stati rapidi, esponenziali, ma prima di essa ogni cambiamento richiedeva molti anni e spesso non era permanente.

La nostra epoca, i nostri tempi sono caratterizzati dalla velocità, tutto procede con una rapidità che solo cent’anni fa era impensabile. Questo è un male ed anche un bene; male in quanto ci richiede uno sforzo di adattamento che ci genera stress; bene perché l’innovazione è rapida ed in poco tempo si hanno miglioramenti impensabili solo pochi anni fa.
Anche se la gente guarda ancora con diffidenza queste tecniche, l’Integrazione Energetica è figlia dei nostri tempi: nuove tecnologie di cambiamento concorrono alla risoluzione e alla rasformazione interiore in tempi rapidi, oltre che a rendere la vita più felice.

Non è necessario che tu ricorra all’Integrazione Energetica se sei già felice e la tua vita fluisce nel migliore dei modi; è invece molto utile se imputi la causa della tua infelicità ad altri oppure se da anni provi a migliorare alcuni ambiti della tua vita e non ci riesci. In questi casi l’Integrazione
Energetica è veloce ed impareggiabile nelle trasformazioni.

Un abbraccio

Andrea

***** Ti auguro di realizzare i migliori cambiamenti interiori *****
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