giovedì 21 giugno 2007

Le compulsioni: vizi e manie

INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "espandere le proprie opportunità" - n. 13 -
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Carissimi,
siamo arrivati alla newsletter n° 13; sarà quindi una newsletter fortunata?? :-) Chissà... magari per qualcuno di voi potrebbe esserlo il solo leggere ciò che vi è scritto :-))) . Speriamo, ve lo auguro di tutto cuore, ma.... se vincete alla lotteria pensate anche a me ;-)))))

Un pò di tempo è passato dalla news n.1, e spero tanto che i contenuti di questi scritti possano aiutarvi un pò nel fare mente locale o fare riflessioni su ciò che avviene nella vostra vita. Ogni giorno di più mi rendo conto di quanti comportamenti dentro di noi funzionano in automatico; bello sarebbe se tutti questi automatismi fossero positivi e vantaggiosi per noi, ma... ahimè... il più delle volte remano contro di noi, ed allora ecco che, se non riusciamo a scardinarli, può venirci in aiuto l'Integrazione Energetica.

Avete fatto qualche riflessione sulla newslwtter precedente? Avete individuato qualche ambito della vostra vita in cui succede anche a voi ciò di cui si parlava? Succede, succede spesso che almeno una persona in particolare ci susciti sempre la stessa reazione negativa. E' ovvio che se quel tipo di persona è qualcuno che vediamo una volta ogni tanto, non rappresenta un gran problema, ma se è una persona che ci sta a fianco molte ore al giorno o è una persona del nostro ambito familiare, ciò produce in noi molta sofferenza.

Da oggi prenderemo in considerazione un altro ambito del nostro vivere quotidiano: le compulsioni. Che parolona! Sembra quasi una seria newsletter scientifica! ! Niente paura! Compulsione significa semplicemente, come dice il dizionario, "bisogno irrazionale di compiere determinate azioni, nonostante spesso abbiano conseguenze negative per chi le produce". E' un pò più chiaro? Forse no, ed allora vi spiego meglio.


Quando siamo di fronte ad una compulsione? Quando ci sentiamo spinti a compiere delle azioni che magari ci danneggiano ma tuttavia le compiamo ugualmente. Nel linguaggio comune vengono anche definiti vizi, come il fumare, il bere alcoolici, il vizio del gioco, il mangiare troppo o troppo poco, per citare i più importanti, ma potrebbe essere anche la compulsione al sesso o il fare la pipì a letto. A volte, ci sono persone che sviluppano le proprie compulsioni personali, ciò che in termini più tecnici vengono definite "manie", ad esempio il lavarsi troppo spesso o il lavarsi le mani ogni volta che si stringe la mano a qualcuno; altre volte si manifestano compulsioni strettamente personali, una sorta di piccoli rituali che si sente l'impellenza di compiere e senza i quali non si è tranquilli o non si sta bene.

Una volta, ad esempio, ho conosciuto una persona che ogni mattina doveva leggersi l'oroscopo del giorno e sviluppava la sua giornata in funzione di ciò che leggeva. In questo modo, era l'oroscopo a determinare l'andamento della sua giornata, non certamente le sue scelte personali basate sui suoi bisogni ed esigenze. Lei stessa si rendeva conto che viveva una situazione paradossale, ma diceva abitualmente "non posso farci niente". Molto spesso, persone di questo tipo, vivono un conflitto interiore, dove una parte di loro vorrebbe non fare ciò che fanno ed un'altra parte non sta bene se non compie quel dato gesto o comportamento.

E' ben comprensibile a tutti quanto una mania e soprattutto un vizio possano rendere la vita difficile alle persone ed a chi gli vive accanto. Pensiamo ad esempio, al vizio del fumo, che produce ogni anno migliaia di morti per cancro, malattie polmonari e cardiache. Pensiamo al vizio del bere, che riesce a stravolgere letteralmente la vita delle persone, distruggendo, oltre che loro stesse, anche le relazioni di lavoro, affettive ecc.

L'Integrazione Energetica ha un ruolo davvero importante nel neutralizzare le compulsioni, in quanto va a riequilibrare gli stati energetici che stanno alla base di queste azioni distruttive. Da un lato va a rimuovere quei gesti consolidati che danno origine all'azione (es: il portare la sigaretta alla bocca ecc.), e dall'altro va a ribilanciare le cause mentali od emotive sulle quali si regge tutto il comportamento indesiderato.

Di solito, si hanno dei buoni risultati applicando l'Integrazione Energetica in questi casi. Le uniche eccezioni riguardano quelle situazioni in cui il vizio dura ormai da molti anni ed il corpo è talmente logorato e debilitato che non riesce ormai più a rispondere ai segnali neurologici. Un altro caso in cui l'Integrazione Energetica di solito non riesce a funzionare bene è nel vizio della droga, soprattutto delle droghe pesanti, in cui le terminazioni nervose ed anche i neuroni vengono letteralmente "bruciati" dalle sostanze chimiche immesse nel corpo in continuazione. In tutti gli altri casi il successo è buono.

Vi rimando ora al racconto della sezione "Storie vere"

Un abbraccio a tutti

Andrea

aparim10@yahoo.it

>>>PS: la newsletter va in vacanza. Ci risentiamo a Settembre.
Buone e felici vacanze a tutti! ! !
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*****Storie vere

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomiche si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica. Ecco la storia di questo numero:

Tullio venne da me su consiglio di un mio caro amico, in quanto negli ultimi tempi stava delapidando una fortuna attraverso il vizio del gioco. Come tutte le persone che sono vittime di una compulsione, si sentiva "sbagliato", sentiva di essere lui come identità intera a non andare bene, non considerando il fatto che era solo una parte di lui ad avere questo problema.

In conseguenza della sua condizione, viveva degli stati emozionali un pò "paranoici", cioè sentiva una grande euforia quando si apprestava a scommettere sui cavalli o sulle squadre di calcio, speranzoso che quella sarebbe stata la volta buona per sbancare il botteghino. Ma dopo qualche ora di gioco, a seguito delle inevitabili perdite, subentrava uno stato di abbattimento e depressione, mandandolo come sempre in crisi.

Mi raccontò che, qualche anno addietro, aveva avuto un colpo di fortuna e che con i soldi ricevuti si era comperato la casa, ma ora con le continue perdite che aveva ogni settimana, rischiava di mangiarsela e questo era per lui fonte di disperazione continua. Nonostante ciò, come capita sempre in queste storie, non riusciva a smettere di giocare, anche perchè quelli erano per lui gli unici momenti di vero godimento nella vita.

Iniziammo a lavorare con l'Integrazione Energetica e dopo i primi momenti di assestamento, Tullio mi disse di sentire in modo molto chiaro e deciso che si sentiva "un fallito", un buono a nulla e così via. Lavorammo quindi su questo aspetto della sua realtà interiore e dopo un pò mi disse che aveva avuto l'immagine di lui bambino davanti a suo padre che lo rimproverava. Gli proposi di rimanere in contatto con questa scena e comunicarmi qualsiasi altra cosa fosse riuscito a vedere. Rimase in silenzio per qualche minuto, impegnato a vedere il suo film interiore e poi cominciò a riferirmi ciò che vedeva e stava vivendo.

Qualche lacrima gli rigava il viso mentre mi raccontava che suo padre, molto spesso, lo rimproverava, dicendogli che era un incapace e che non valeva niente. Il papà era una persona dura, rigida e voleva che suo figlio potesse diventare il migliore di tutti i suoi conoscenti e per questo lo incitava a fare sempre di più e sempre meglio, solo che utilizzava il metodo della svalutazione continua di suo figlio. E' come dire che l'intenzione era buona ma il metodo totalmente sbagliato.

Tullio aveva ormai da tempo fatto proprio questo concetto di totale svalutazione e questo modello continuava ad operare dentro di lui in modo automatico, portandolo a continui fallimenti. Mi riferì che anche in altri ambiti aveva prodotto continui fallimenti; con le ragazze non era mai riuscito a conquistare quelle che piacevano a lui; con il lavoro non era riuscito a far partire un progetto di lavoro autonomo ecc. ecc. Quindi potremmo dire... "completo successo del software", cioè fallimenti continui, come da programma.

Lavorammo un pò con l'Integrazione Energetica e Tullio riuscì finalmente a cambiare il suo programma autodistruttivo. Fu così che cominciò a dare un nuovo assetto alla propria vita. Abbandonò facilmente quel vizio tremendo e iniziò a riscoprire nuovi modi di procurarsi il piacere nella vita. Aveva capito che la vita ci può offrire veramente tanto se ci liberiamo da quelle strutture del carattere che ci limitano e ci obbligano a fare ciò che non è in sintonia con noi stessi.

Si dedicò allo sport in modo non competitivo e ciò lo faceva sentire vivo e vivace; iniziò una nuova relazione con una ragazza che già conosceva ma con la quale non era mai riscito a stabilire un legame duraturo. Potrei dire con una metafora che la vita di Tullio "sbocciò". Io l'avevo solo aiutato con l'Integrazione Energetica ed il resto l'ha fatto tutto ed esclusivamente da solo, senza intervento da parte mia. Non è meraviglioso tutto ciò?













*** Ti auguro di ricaricarti di benessere ed entusiasmo durante questo periodo di vacanza ***

venerdì 1 giugno 2007

Reazioni automatiche

INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "lasciar andare la sofferenza" - n. 12 -
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Carissimi,
come ormai sapete, l'Integrazione Energetica può riuscire ad armonizzare ogni ambito della propria vita in modo rapido, in quanto, lavorando sui campi energetici, riesce a "toccare" nel vivo il problema. Ricordate il presupposto di cui si parlava in una delle mail precedenti?
"La causa di ogni nostro problema, soprattutto se emozionale o mentale, risiede negli squilibri del nostro sistema energetico".

Visto che lo scopo di questa mail è di far comprendere meglio che cos'è ma sopratutto come e su cosa agisce l'IntegrazioneEnergetica, da questo numero in poi prenderò in considerazione gli aspetti pratici presi dalla vita di tutti i giorni. Andremo a sviscerare i vari aspetti nei vari ambiti del nostro vivere, in modo da avere chiaro, anzi chiarissimo, tutto ciò su cui si può lavorare per migliorare noi stessi, il nostro modo di vivere, le nostre relazioni, i nostri obiettivi ecc. ecc.

Come ben sappiamo, il campo delle relazioni è per molte persone il tipico campo di battaglia giornaliero. Oggi prenderemo in esame le reazioni automatiche che si verificano al manifestarsi di un certo avvenimento. Detto così sembra un pò difficile da comprendere. Allora diciamolo in un altro modo:

Il comportamento di quella persona mi provoca..... (ansia, paura, rabbia gelosia, repulsione, invidia ecc.).

Che si tratti di relazione tra colleghi di lavoro, coniugi, amici, vicini di casa o altro, le storie si ripetono e spesso viviamo una reazione emozionale negativa al verificarsi di una certa situazione. Frasi come le seguenti ci capita tutti i giorni di sentirle o di pronunciarle:
- quando mi parla con quel tono di voce mi fa.... ( paura, arrabbiare, sentire stupido/a ecc. ecc)
- ogni volta che fa quella cosa (gesto o comportamento) mi... (manda su tutte le furie, fa ingelosire, tormento ecc)
- mi fa venire l'ansia quando gli sento dire... ( metteteci pure una frase vostra)
- quando si veste in quel modo mi fa... (schifo, pena, un gran piacere ecc.)

Dove sta il problema? Queste cose o situazioni, viste da un certo lato potrebbero sembrare nella normalità della natura umana. In realtà, molto spesso rappresentano uno squilibrio nel nostro sistema emozionale e mentale, soprattutto se si ripetono in continuazione. Abbiamo creato un percorso mentale, una serie di pensieri dentro di noi a cui diamo fiducia, ci crediamo, crediamo che siano veri e reali e questa convinzione scatena una reazione emotiva negativa, che si ripete sempre uguale o quasi. Non solo, nel tempo, avremo una reazione simile anche se succederà una cosa analoga o simile in un altro contesto della nostra vita.

Ad esempio, se ogni volta che il marito entra in casa con le scarpe, alla moglie viene una crisi di rabbia, le motivazioni interiori potrebbero essere molteplici; pensa che lui non la rispetti; pensa che non gli attribuisca il giusto valore; pensa che le vuole fare un dispetto; pensa che è un ingrato; pensa che nessun uomo dovrebbe comportarsi così ecc. ecc. Magari associa anche più di uno di questi pensieri contemporaneamente. Tutto ciò genera uno stato di sofferenza continua.

Il fatto in sè è molto semplice: il marito entra in casa con le scarpe. Tutto ciò che viene dopo lo aggiungiamo noi, cioè è una nostra "reazione" o "interpretazione" della realtà. Questa "interpretazione" varia da persona a persona. Ciò significa che, di fronte allo stesso fatto, dieci persone possono reagire in dieci modi differenti.

Riprendendo l'esempio di prima, un giorno poi succederà che la moglie sarà magari in casa della vicina e vedendo che suo marito si comporta come il proprio marito, sentirà salire la rabbia anche in quella circostanza e interrogherà la vicina chiedendo come mai lei permetta al marito di comportarsi così. Lo schema mentale ed emozionale si è ormai creato ed agisce poi in ogni circostanza, producendo sofferenza in ogni occasione.

Molto spesso è difficile per la persona scardinare questo tipo di schemi, in quanto:
1) si attribuisce la colpa all'altro/a;
2) si è convinti di essere nel giusto.
Quindi, si rimane in queste continue sofferenze senza avere la possibilità di rimuoverle.

Lavorando con l'Integrazione Energetica, tutti i giorni vedo situazioni come queste sciogliersi e far approdare la persona ad una nuova comprensione o ad un nuovo comportamento, più armonico e più confacente alla situazione. Avviene cioè una sorta di "clic", come se un interruttore avesse cambiato improvvisamente la situazione senza che la stessa sia stata elaborata razionalmente. Questa è la potenza del lavoro sui piani dell'energia. Avviene un "salto", un "cambiamento" improvviso senza dover cambiare volontariamente e razionalmente la situazione.

Ok, ci fermiamo qui, ma resto a vosta disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Un abbraccio
Andrea

aparim10@yahoo.it

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*****Storie vere.

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Aurora è una persona dolce e tranquilla, di quelle persone delicate che danno l'impressione di non poter far del male neanche ad una mosca. Tutto in lei è aggraziato e ordinato. Il suo modo di parlare è soave, gradevole ed è piacevole ascoltarla.

Si potrebbe pensare che una persona così non abbia nessun genere di problema, in quanto dà l'impressione di passare attraverso la vita con l'incedere elegante di una gazzella. Fu uno stupore per me vedere la sua reazione stizzita anzi, direi proprio "incazzata" quando mi parlò di suo marito Paolo e dei suoi comportamenti.

Io conoscevo Paolo, avevo avuto modo di vederlo due o tre volte. Lui era un signore di mezza età, un pò corpulento, e vi dirò che a me sembrava una persona garbata nei modi di fare e nel modo di esprimersi; una persona gradevole. Vederli insieme dava l'impressione che fossero davvero una bella coppia.

Aurora mi spiegò che loro due si erano sposati per amore e che anche oggi, dopo dodici anni, di affetto ce n'era ancora, ma che le cose tra loro due non erano mai andate troppo bene dal puntodi vista del vivere insieme quotidiano. Le chiesi ulteriori spiegazioni e lei continuava a dirmi di essere molto arrabbiata con lui ma non si riusciva a capire che cosa la facesse arrabbiare così tanto. Mi dava l'impressione che ormai tutto di lui la facesse arrabbiare e che non ne ricordasse neanche più le cause.

Iniziai allora a praticargli una delle tecniche di Integrazione Energetica per qualche minuto. Si tranquillizzò molto ed allora iniziò a parlarmi in modo più chiaro e comprensibile. Mi disse che Paolo lavorara per molte ore al giorno e quando tornava a casa si metteva in poltrona a leggere il giornale e non aveva voglia di parlare. Inoltre alcune sere della settimana usciva con gli amici a giocare a tennis oppure a qualche cena. A me fin qui sembrava una normale routine di una coppia, per cui le chiesi che cosa ci fosse che non andava realmente.

Aurora mi disse che a causa dei comportamenti di Paolo non si sentiva capita, non si sentiva ascoltata e quindi non si sentiva amata e ciò gli procurava molta rabbia. Mi raccontò che spesso avevano discussioni proprio su questi temi, ma che negli anni non era mai riuscita a cambiare una virgola nei modi di fare di Paolo. Le spiegai che spesso gli uomini si sentono sbagliati se la propria donna continua ad avanzare richieste di cambiamento, ed a causa di ciò si irrigidiscono sempredi più, chiudendosi e persistendo nei loro comportamenti. Sembrava alquanto stupita di ciò che gli stavo dicendo.

Continuai con una nuova sessione di Integrazione Energetica ed alla fine Aurora mi comunicò questa riflessione molto interessante: "In questo momento percepisco che ancora non mi sento capita da mio marito nè mi sento ascoltata, ma non posso dire di non essere amata. Ora sento che lui mi ama. "Una breccia si era finalmente insinuata nelle sue costruzioni emotive ed io ritenevo che ciò fosse già un bel successo.

Continuai a lavorare su questi temi finchè dopo poco Aurora mi disse: "Sai Andrea, ora ho capito che il suo modo di fare non è perchè mi vuole escludere dalla sua vita o non mi vuole capire, ma mi rendo conto ora che è il suo modo di reagire allo stress del lavoro". Continuò dicendomi che in effetti, quando Paolo rientrava la sera, lei era molto contenta di vederlo e proprio per questo produceva una specie di "assalto" nei suoi confronti: gli chiedeva com'era andata la giornata, le voleva raccontare la sua giornata e tante altre cose, ma lui non vedeva l'ora di ritirarsi, anche solo nel leggere il giornale e lei ogni sera si sentiva sempre più frustrata ed arrabbiata.

Alla fine della seduta il livello di tensione che lei presentava all'inizio era del tutto svanito ed inoltre si sentiva energica e ben disposta. Aurora aveva ormai trasformato i suoi pensieri e le sue emozioni in comprensione ed accettazione. La rabbia si era totalmente dissolta. La congedai chiedendole di telefonarmi dopo qualche settimana.

Quando mi chiamò era davvero entusiata e mi disse che l'amore e la comprensione erano ritornati in casa loro. Non solo lei aveva cambiato i suoi comportamenti, ma anche il marito, che di conseguenza, si stava dimostrando più affettuoso e comprensivo del solito; inoltre usciva meno spesso la sera. Mi disse che mi avrebbe tenuto informato sui cambiamenti che sarebbero intervenuti in seguito, perchè lei si aspettava ulteriori miglioramenti.

Mi salutò ringraziandomi e dicendomi: "Se ti avessi consciuto prima, mi sarei evitata dodici anni di patimenti". Un bel complimento, non è vero?














***** Ti auguro di migliorare tutte le tue relazioni *****
 

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