martedì 22 luglio 2008

La Legge di Attrazione


INTEGRAZIONE ENERGETICA
La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ”ripulire la propria anima” - n. 27 -
________________________________________________
Iscriviti (ed invita i tuoi amici ad iscriversi) a questa newsletter, mandando una mail a aparim10@yahoo.it con oggetto ISCRIVIMI I.E.
________________________________________________

Carissima/o,
ho riletto le ultime tre mail ed ho convenuto che c’è ancora qualcosa da dire sull’argomento, ed in particolare vorrei rispondere a qualcuno di voi che mi ha posto qualche domanda sulla Legge di Attrazione di cui si parla tanto in questi ultimi tempi, attraverso libri e video.

Dicevamo nella scorsa mail che se inseriamo un pensiero positivo nella nostra mente e lo “coltiviamo” in continuazione, focalizzandoci molto spesso su di esso, questo pensiero (sia esso positivo o negativo) diventa come una calamita ed attira nella nostra vita fatti, avvenimenti e persone che sono in sintonia con il nostro pensiero. Ecco, questa è la cosiddetta Legge di Attrazione.

C’è da precisare che essa non è veramente una legge, in quanto, per la nostra scienza, una legge deve funzionare sempre indistintamente in ogni situazione (vedi la legge della gravità, ad esempio). Forse il termine più idoneo potrebbe essere “principio di attrazione” (si sa che gli americani sono spesso eccessivi nei loro titoli) perché la Legge di Attrazione non sempre funziona.

Il principio in sé è valido, condivisibile, ed anch’io noto da molto tempo ormai il suo funzionamento. Ma quando funziona e quando no? Il Principio di Attrazione (lo chiamerò così) funziona quando c’è sintonia in tutto il nostro essere. Che cosa significa? Significa che se producessi un pensiero del tipo “voglio avere un lavoro migliore di quello che ho attualmente” ma dentro di me si è installato (magari già dall’infanzia) un pensiero/modello che dice “non combinerai mai niente di buono nella vita”, molto facilmente non troverò mai un lavoro migliore di quello che ho.

Il pensiero che ho inserito nella mia mente entra in conflitto con il modello che avevo già in precedenza depositato (consciamente o inconsciamente) all’interno del mio essere, quindi il mio desiderio non verrà realizzato, neanche dopo sforzi immani. Quando sentiamo persone che dicono: “ho fatto, ho fatto… ma non ho visto risultati” quasi sicuramente sta succedendo qualcosa del genere.

In questi casi, il Principio di Attrazione non può funzionare in quanto la nostra energia è impegnata nel conflitto e non può dare quella forte carica che crea il giusto magnetismo per la realizzazione dei nostri obiettivi. In questi contesti, le tecniche di Integrazione Energetica sono meravigliose nello scardinare i conflitti (o altre dinamiche) che stanno alla base dei propri fallimenti.

Senza quella pulizia interiore (superficiale o profonda che sia) di cui si parlava nella precedente mail, non si riesce a raggiungere i propri obiettivi, di qualunque natura siano essi. Casi molto frequenti li ho trovati in situazioni affettive: si cerca la propria “metà” ma dentro ci sono aspetti conflittuali che per altro la persona non riconosce.

Spero tanto che l’argomento sia più chiaro adesso.

Un abbraccio

Andrea

aparim10@yahoo.it

_________________________________________________

*****Storie vere

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi, che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Flavio è un signore di mezza età, piuttosto rotondo di corporatura e non molto alto. Mi telefonò perché avrebbe voluto lavorare su alcuni problemi a carattere cardiaco che aveva da tempo, cose non molto gravi ma fastidiose e ricorrenti. Proposi un primo incontro per valutare la situazione e vedere se c’era qualche possibilità di recupero con l’Integrazione Energetica.

Ci incontrammo e, come di rito, cominciai a fargli un po’ di domande sulla sua situazione generale e sulla questione cardiaca. Mi disse di aver fatto parecchi esami clinici negli ultimi tempi, ma che l’unica cosa che era stata riscontrata era un’extrasistolia ricorrente, con in aggiunta un forte senso di oppressione nella zona del cuore e conseguente difficoltà di respiro.

Flavio è una persona cordiale e simpatica, un bonaccione come si direbbe, molto lontano dall’essere ansioso o agitato. Ciò rendeva un po’ misterioso il suo malessere. Chiesi un po’ di informazioni sulla sua vita e come la conduceva. Sembrava che tutto filasse liscio: un buon lavoro (lo stesso da anni), un buon matrimonio, due figli ecc. ecc; un po’ tutto nella normalità.

Iniziai allora a praticare l’Integrazione Energetica, lavorando direttamente sui suoi sintomi per vedere se dal trattamento energetico emergeva qualche cosa di più specifico. Fu dopo qualche minuto che Flavio disse di aver ritrovato un’immagine nella sua mente: aveva rivisto la mamma che giocava e coccolava sua sorella. Alla fine della descrizione aggiunse il commento: “… le donne!”

Lì per lì feci un sorriso, ma mi venne intuitivamente una domanda: “era piacevole quell’immagine?” Lui sorrise e disse: “Stupidaggini da donne”. “Cioè?” replicai io “non era piacevole vedere mamma e figlia che si scambiavano tenerezze?”.
“Le solite baggianate femminili. Le donne…sono tanto belle ma… danno molta importanza a queste cose, e poi… si innamorano”. Ero stupito ed incredulo ed anche non mi riusciva di capire cosa stesse realmente dicendo.

Dopo un po’ di domande, Flavio pronunciò la frase rivelatrice, quella che spiegava ogni cosa ed apriva gli orizzonti per la terapia. “Noi uomini siamo presi dalla pulsione sessuale, mentre le donne s’innamorano e complicano sempre tutto”. “Ma tu non sei innamorato di tua moglie?” chiesi. Lui rispose quasi stupito: “Mi attrae molto, mi piace molto, intendo fisicamente… ma anche di carattere”. Continuai a fargli domande sempre più specifiche e mi resi conto che l’amore non faceva parte della sua vita, sembrava neanche sapere cosa fosse ed anche continuava a considerarlo un aspetto solo femminile.

Ecco perché il suo cuore dava sintomi dolorosi: l’amore era un aspetto che Flavio aveva escluso dalla sua vita. Lavorammo in questa direzione per un paio di sedute ancora, finché ad un certo punto, dopo che gli avevo lavorato alcune fasce muscolari, Flavio si sciolse in un pianto liberatorio, che scuoteva tutto il suo corpo. D’improvviso il suo torace sembrava essere diventato mobile, morbido e vivo; aveva recuperato quella vitalità che era stata negata per lunghi lunghi anni.

Quando questa fase terminò, Flavio mi descrisse tutte le sensazioni che aveva provato e mi raccontò che tutto ciò era l’eredità di suo padre; era lui che gli aveva fatto imparare “ad essere uomo, ad essere maschio”. Secondo il babbo, i maschi non dovevano piangere e non dovevano innamorarsi, ed il figlio, per avere il suo affetto si era adeguato.

Questo sblocco emozionale trasformò la vita di Flavio, non tanto radicalmente, in quanto continuò a fare lo stesso lavoro, a frequentare gli stessi amici ad avere la stessa moglie, ma più nella qualità. Se prima si poteva dire di lui che era una persona piuttosto simpatica, ora si poteva tranquillamente dire che era una persona felice; si vedeva proprio. I sintomi cardiaci erano totalmente scomparsi e fui molto contento quando, un paio di mesi dopo, Flavio mi chiamò e mi comunicò che sua moglie era incinta e che “questo figlio l’abbiamo fatto proprio con Amore”. Era raggiante!





***** Ti auguro di trovare la “tua” felicità *****

domenica 6 luglio 2008

La Mente crea la Realtà - parte 3°


INTEGRAZIONE ENERGETICA
La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ”creare la propria realtà” - n. 26 -
__________________________________________________
Invita i tuoi amici ad iscriversi a questa newsletter, mandando una mail a aparim10@yahoo.it con oggetto ISCRIVIMI I.E.
__________________________________________________

Carissima/o,
oggi parleremo di un’altra parte dell’argomento in oggetto, un altro punto di vista, ma ovviamente non poi così lontano da ciò che abbiamo detto nelle ultime due mails.

In precedenza si parlava di come la mente crea “negatività”. Ogni pensiero riduttivo riesce a creare una cascata di comportamenti e reazioni che vanno contro il nostro interesse personale, anche se noi non lo vorremmo. Il nostro pensiero catalizza l’energia ed attira a noi ciò che quel pensiero esprime nei suoi presupposti.

Allo stesso modo, il nostro cervello può diventare positivamente produttivo, se iniziamo ad inserire pensieri sempre più positivi. Il meccanismo è lo stesso.
Se passiamo ripetutamente un pensiero positivo nella nostra mente è molto probabile che giorno dopo giorno si crei una traccia nel nostro cervello che attirerà verso di noi cose, situazioni ed avvenimenti positivi per noi.

Se prendiamo in mano le redini della nostra situazione, possiamo via via incamminarci su una strada più positiva, la quale a sua volta produrrà effetti sempre più vantaggiosi per noi.

Come in ogni buona casa, il processo inizia facendo pulizia. E’ conveniente dapprima azzerare i nostri pensieri negativi e limitanti, per poi iniziare a produrre catene di pensieri che vanno in direzione del nostro beneficio o benessere. Difficilmente funziona il processo contrario. Ciò che abbiamo detto per i pensieri, vale allo stesso modo anche per le emozioni. Faccio un esempio.

Se inizio a produrre dentro di me il pensiero “voglio essere felice” ma passo la giornata incazzandomi continuamente e non perdendo occasione di criticare tutti e tutto ciò che mi passa sotto gli occhi, difficilmente diventerò una persona felice. E’ molto meglio prima di tutto fare pulizia di tutte le critiche e le arrabbiature che ogni giorno produco per poi iniziare a produrre pensieri positivi.

L’Integrazione Energetica riesce molto bene a fare questo lavoro di pulizia iniziale e, come dicevo in una delle prime newsletters, riesce benissimo ad essere anche “propositiva”, cioè ad incentivare quegli aspetti positivi che vorremmo avere e verso cui tendiamo. Il presupposto è ovviamente quello di fare una buona pulizia iniziale. E’ comprensibile che non si può arredare ex novo un ambiente se prima non abbiamo portato via tutti i mobili vecchi e brutti che vi erano contenuti.

Molti mistici e non, hanno detto la stessa frase: “se vuoi cambiare il (tuo) mondo, cambia te stesso”. Buone riflessioni e… alla prossima.

Un abbraccio

Andrea

aparim10@yahoo.it

PS: nel discorso di augurio per il capodanno del 2007, Amma, un’incredibile maestra spirituale dei nostri giorni, disse le seguenti frasi che ti riporto: “Cominciate a lavorare per realizzare i vostri sogni. Con buoni pensieri e buone azioni, possiamo creare delle vibrazioni positive per il mondo intero”. Buona meditazione! :-)

__________________________________________________

*****Storie vere

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi, che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Estate, tempo di vacanze, tempo in più da dedicare anche al nostro corpo, tempo in cui ci si spoglia di più e si presta più attenzione anche ai corpi altrui. In conseguenza di ciò, è più facile che si risveglino in noi anche gli appetiti primordiali, di cui la sessualità è solo seconda in ordine di importanza.

Giusy era venuta da me per un altro motivo, ma mentre lavoravamo con l’Integrazione Energetica, emerse con molta evidenza ed all’improvviso che aveva un netto rifiuto per la sessualità, cioè per il fare l’amore con suo marito.
Essendo il sesso, almeno nei suoi presupposti naturali, la materializzazione del nostro amore per una persona, ritenni opportuno affrontare l’argomento, chiedendo prima ovviamente il consenso all’interessata.

Fui stupito di quanto lei considerasse normale la sua situazione ed ancora di più di come il marito fosse riuscito ad accettare di buon grado questa faccenda. Comunque, come ovvio, evitai di indagare su come il marito fosse giunto a questa accettazione e mi focalizzai in particolare sulle dinamiche interiori di Giusy.

Chiesi ragguagli sulle sue relazioni precedenti, e mi confermò che per lei fare del sesso con un uomo era sempre stato una scocciatura, anzi, non gradiva proprio e per dirla tutta, mi comunicò che le faceva schifo e che anche le metteva un pò di apprensione. La situazione stava diventando per me sempre più singolare e sibillina.

Feci qualche domanda riguardante il periodo dell’adolescenza e dei suoi primi rapporti ma non emerse niente di significativo. Poi feci qualche domanda sui suoi rapporti con la religione, coi preti ecc. ma anche lì non si cavava un ragno dal buco. Chiesi anche se in famiglia fosse successo qualcosa di strano riguardo la sessualità ed anche qui non ci furono situazioni di rilievo. Ad un certo punto, non sapendo più cosa chiedere, pensai bene di iniziare a praticare un po’ di Integrazione Energetica sul concetto che il sesso le faceva schifo.

Lì per lì non successe niente di significativo, ma al terzo o quarto passaggio Giusy ebbe chiara nella sua mente l’immagine di un pesce. Alle mie domande su cosa quel pesce potesse significare non seppe cosa rispondere. Quindi continuai a lavorare con l’Integrazione ed al successivo passaggio Giusy rivide nella sua mente una scena di quando era bambina. Si ricordò di quando, con la mamma, accompagnava papà a pescare nelle domeniche dei mesi estivi.

Ero contento di ciò che stava succedendo, ma ancora non mi era chiaro che nesso ci fosse tra queste immagini ed il suo problema. Dopo qualche ulteriore giro di picchettamento dei punti energetici, Giusy ebbe una reazione emozionale di ansia ed agitazione ed un’immagine chiara di lei che teneva in mano un pesce vivo appena pescato, che si dibatteva vivacemente. In quella immagine c’era ansia, paura, ribrezzo e lo schifo di una bambina che aveva dovuto prendere al volo un pesce viscido che il papà non era stato capace di afferrare, in quanto il filo si era impigliato.

Giusy mi raccontò che quella situazione era capitata alcune volte quando era piccola e che ogni volta terminava quell’esperienza con tutto quel grosso carico emotivo negativo di cui riferivo poc’anzi. Mi disse anche che ogni tanto mangiava pesce ma solo se era cucinato da altri perché per lei era impossibile tenere un pesce in mano, seppur morto, se non con conseguente tempesta emotiva.

Cosa c’entra tutto questo con la sessualità? Semplice! L’inconscio, che lavora in modo analogico, aveva accomunato il pesce con il sesso maschile (lo confermò lei stessa, se pur non aveva mai pensato in questi termini) e per non fargli rivivere ogni volta tutto quel carico negativo di emozioni aveva creato tutto quel disinteresse per i rapporti sessuali, allontanandola da quella sfera per la sua totale autoprotezione. Il suo inconscio aveva raggiunto l’obiettivo, ma lo stato energetico di Giusy era certo disturbato dall’incapacità di non poter avere una relazione sessuale soddisfacente.

Dopo un altro po’ di Integrazione, lo sblocco era ormai avvenuto e le proposi di lasciar passare almeno tre settimane prima di rivederci, per permettere alla sua energia di ricomporsi e per vedere che cosa sarebbe successo nel proseguimento del tempo.

Quando ci incontrammo nuovamente, il suo viso era completamente cambiato e mi riferì che le sembrava di stare vivendo una nuova e migliore adolescenza. Lei ed il marito sembravano due innamoratini che scoprono per la prima volta le tenerezze dell’ amore e della relazione con i propri corpi. La fobia se n’era ormai andata e Giusy, entusiasta dei risultati ottenuti su questo tema, continuò a lavorare anche sugli altri problemi che mi aveva presentato in precedenza.




***** Ti auguro di incamminarti in una direzione sempre più positiva per te *****
 

Meet Singles Online