venerdì 5 novembre 2010

L'Integrazione Energetica e l'Amore 2°


La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "imparare ad amare ed amarci" - n. 41 -


Invita i tuoi amici ad iscriversi a questa newsletter, mandando una mail a aparim10@yahoo.it con oggetto ISCRIVIMI I. E.


Carissima/o,


mi è arrivata una domanda relativa all’argomento della mia ultima newsletter, e come di consueto, rispondo pubblicamente, in modo che la risposta possa andare a beneficio di tutti.


Invito tutti a fare più spesso domande e non tenersele dentro, come spesso si è abituati a fare. In fondo, è tutto “gratis”, quindi l’unico impegno da parte vostra e solo quello di inviare una mail. Semplice, no? J


La domanda è: “Se riscontriamo di avere carenze affettive, che cosa si può fare per risolvere la situazione?”


Per risolvere la questione, bisogna come sempre andare all’interno di sé e fare un po’ il punto della situazione, per verificare dove, come, quando e con chi si presenta questo problema.


La questione vera è che, se abbiamo un problema di questo tipo è perché dentro di noi i nostri pensieri ed il nostro modo di comportarci continuano a generare quel problema. No, non è questione di fortuna o sfortuna se abbiamo quel problema. In altri termini, la nostra situazione energetica interna quando è disturbata produce nel nostro mondo esterno quelle situazioni che non ci piacciono.


Questo non significa che dobbiamo pugnalarci con i sensi di colpa (“oddio!!! E’ colpa mia se non ho l’amore!!!!). No, significa che dentro di noi sta agendo un elemento, conscio o inconscio, che produce questo problema. Molto spesso è una paura: la paura di non essere amati produce l’effetto di non essere amati.


La paura di non essere amati molto spesso porta con sé un’altra grande paura: la paura di essere abbandonati. Provate ad immaginare cosa può succedere ad un/a bambino/a che non è autosuffiente se viene abbandonato: muore, probabilmente.


Quindi la paura di non essere amati sottende la paura dell’abbandono, e questa sottende alla paura di morire.


Tutto ciò avviene nell’infanzia, ma ci portiamo queste emozioni nel mondo adulto se non ne siamo consapevoli; eppure da adulti siamo autosufficienti ed abbiamo a disposizione tutte le risorse per sopravvivere ed anche per vivere!


Questo è solo un esempio, e nel problema possono intervenire tanti altri aspetti differenti per ognuno di noi.


Nella scorsa mail suggerivo l’esercizio di chiedersi come fare ad amarsi di più

(e poi mettere in pratica, ovviamente). Può sembrare una banalità, ma per quanto banale possa sembrare, innescare un processo di questo genere comincia a produrre effetti a tutto campo sul nostro sistema energetico. Abbiamo all’interno di noi un meccanismo chiamato Generalizzazione, che funziona sia in negativo che in positivo. Quindi, iniziare ad introdurre un processo che innesca nuovi processi positivi, innesca reazioni a catena positivi in ogni ambito della nostra vita (quando ci amiamo di più siamo disposti anche ad amare di più. Ciò non esclude che possiamo amare gli altri anche se non amiamo a sufficienza noi stessi, ma in questo caso, spesso amiamo gli altri solo per farci amare e quindi non produciamo amore disinteressato, che è la vera fonte dell'Amore autentico).

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Questo è un processo che potete fare anche da soli. Se incontrate delle difficoltà nel mettere in pratica questa semplice cosa, per via di altri ostacoli presenti nel sistema energetico, potete chiedere aiuto all'Integrazione Energetica, un processo davvero ottimo per scardinare tutte le zavorre interiori.


Individuando gli elementi in gioco in un problema e facendo di conseguenza un po’ di pulizia energetica, ecco che si trasformano le negatività interiori in risorse e si ripristinano i normali processi energetici che vengono messi in atto nelle nostre relazioni.


In questo modo si perviene alla trasformazione del nostro problema in modo automatico, senza essere impegnati in cose da fare o sobbarcarsi di nuove procedure nel tentativo di superare il problema.


L'Integrazione Energetica risulta essere magica nel trasformare i processi negativi dentro di noi in nuove opportunità, che fanno da calamita ad altre opportunità positive, generando un effetto a catena positivo. E allora, perché non risolvere i problemi alla radice?


Buona trasformazione. Un abbraccio


Andrea


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