domenica 2 marzo 2008

Il dubbio come limite

INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "allargare la propria zona di confort" - n. 21 -
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Carissima/o,
simpatica la foto qui sopra, vero? Ecco, pensa che cosa
si riesce a fare quando abbiamo dentro di noi la perfetta sincronia di tutte le nostre parti e di tutti i nostri elementi energetici!

Quando i pensieri, le emozioni ed il corpo sono in sintonia, si superano tutti gli ostacoli. Quando l'intenzione, la concentrazione, e la fiducia fluiscono attraverso di noi possiamo realizzare cose inimmaginabili. Ma, senza andare troppo in là, sarebbe sufficiente per noi realizzare le cose immaginabili, quelle aspirazioni verso cui tendiamo, che di solito non sono poi così stratosferiche ma sicuramente molto più reali.

Un altro grande limite al realizzare i nostri obiettivi è il dubbio. Chi non ha dubbi? Nessuno, credo. Il dubbio in sè è un elemento normale del nostro vivere, è quell'aspetto che si manifesta quando abbiamo la possibilità di scelta tra due o più soluzioni o strade da percorrere.

In sè, il dubbio è anche un aspetto mentale positivo, in quanto ci stimola a considerare più aspetti di una questione o a vederla da più punti di vista, e proprio per questo può essere creativo.
Ma che dire della condizione in cui si permane e si persiste in una condizione di dubbio? E' una situazione logorante, che congestiona la nostra energia e riesce a trasformare un semplice dubbio in un conflitto interiore. In questo caso, viene impedito alla nostra energia di fluire, di scorrere, e prima o poi ciò genererà diversi problemi (mentali, emozionali e fisici).

E' molto meglio prendere una decisione sbagliata piuttosto che rimanere "imballati" in un dubbio. Nel primo caso, la mia energia fluisce, e da quella esperienza che si dimostrerà sbagliata, potrò trarre tutti quegli elementi ed insegnamenti che mi aiuteranno in seguito ad operare una scelta migliore.
Nel secondo caso la mia energia si blocca, si avvita su se stessa, e come in una strada senza uscita non arriverò a nessuna conclusione, anzi, questa condizione mi farà solo del male.

Molte volte in questa newsletter ho riferito di quanto l'Integrazione Energetica sia risolutiva in caso di conflitti interiori e quindi anche di condizioni permanenti di dubbio. Insicurezze, ansie, paure, panico, sensi di colpa, sono solo altri nomi per classificare gli stati di dubbio cronico e di conflitto interiore. Riportando equilibrio nel nostro essere ogni congestione energetica viene liberata e noi diventiamo più abili nell'operare le nostre scelte.

Un abbraccio

Andrea
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*****Storie Vere
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In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Ottavio è un imprenditore nel settore della meccanica e da alcuni anni ha creato un'aziendina propria partendo dal nulla. La ditta va bene ed il lavoro non manca ma Ottavio è andato nel panico nel momento in cui, da un'esame clinico recente, è risultato che il suo fegato ha un principio di cirrosi. La cosa risulta alquanto misteriosase si considera che lui non beve vino né superalcolici, non fuma e non è dedito ad altri generi di alimenti intossicanti.

Avemmo un lungo colloquio all'inizio del nostro primo incontro. Il mio intento era quello di capire da dove potesse venire questo strano sintomo, visto che non c'erano apparentemente degli elementi validi da sostenere una congrua motivazione. La situazionesi sbloccò nel momento in cui gli feci delle domande specifiche proprio riguardo all'ambiente di lavoro.

Ad un certo punto, notai che la sua fronte si stava imperlando di sudore mentre stava parlando del suo rapporto con un paio di suoi dipendenti. Approfondii la questione mentre Ottavio si allentò la cravatta e si slacciò il primo bottone della camicia. Qualcosa stava avvenendo dentro di lui ma le sue parole erano tranquille e misurate, mentre parlava della difficoltà di gestire questi due operai, che sembravano fregarsene di ogni suo ordine di lavoro o rimprovero.

Gli dissi di chiudere gli occhi e di ascoltare ciò che stava avvenendo dentro di lui. Chiuse gli occhi e portò anche la mano al volto, mentre vedevo delle strane contrazioni al collo. "Che succede, Ottavio?" chiesi. "Quei due mi manderanno al manicomio" mi rispose.

Di domanda in domanda, emerse che si sentiva "incazzato nero" coi due operaie che se avesse potuto li avrebbe ammazzati. "Perchè semplicemente non li punisci o non li licenzi?" gli chiesi. "Non potrei mai. Mi sentirei troppo in colpa a licenziare due padri di famiglia" replicò. Il conflitto si era creato dentro di lui: se li licenzio, mi sento in colpa; se li tengo continueranno a farmi "incazzare". Che fare? L'impotenza si era impadronita di lui.

Lavorammo pienamente per altre due sedute su tutti gli aspetti di questo conflitto ed erano tanti. Alla fine Ottavio realizzò che si stava letteralmente "mangiando il fegato dalla rabbia" per non riuscire a risolvere quella situazione, ma ora aveva compreso i temini della questione. Il suo conflitto interno faceva si che alle sue minacce verbali non facessero seguito anche gli opportuni provvedimenti o azioni idonee a sistemare quella questione.

Con l'Integrazione Energetica la sua rabbia (o meglio "ira") si dissolse, il conflitto sparì ed Ottavio si sentì lucido nel prendere le decisioni più idonee a ristabilire l'ordine. Per la cronaca, non ci fu bisogno di licenziare gli operai, ma una serie di giusti provvedimenti riportarono l'armonia all'interno della ditta, cosa che non sarebbe mai successa se Ottavio non si fosse liberato dal suo conflitto ed avesse ritrovato la propria armonia interiore.
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**Ti auguro di liberarti da ogni indecisione per procedere nel migliore dei modi**

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