sabato 18 aprile 2009

Relazioni: amore e bisogno - 2° parte


INTEGRAZIONE ENERGETICA
La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ”avere relazioni appaganti ” - n. 37 -
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Carissima/o,
riguardo al concetto di amore, di cui parlavamo nella scorsa mail, ho trovato una frase che ben sintetizza l’argomento: “L’amore è l’amore e se non lo si prova non si può capire, perché non lo si può spiegare a parole…” Effettivamente, non c’è niente di più difficile che cercare di spiegare i sentimenti a qualcun altro che non li prova o li prova in modo diverso da noi.

Il nostro primo oggetto d’amore è la madre, che trasmette al proprio bambino una sensazione di appagante intimità, sicurezza e amore. Al neonato rimane così un ricordo profondo del vero significato dell’amore, vale a dire un dare e ricevere incondizionato da parte di due esseri che si vogliono bene, una compenetrazione di corpi e di anime (intese come stato energetico), e questa sensazione rimarrà praticamente indelebile nel corso del tempo.
Rimaniamo saldamente ancorati al ricordo profondo (quindi un modello, un imprinting, ma probabilmente è il modello della stessa natura profonda dell’essere) di quello stato.

L’Amore è, allo stesso tempo, quello stato dell’essere in cui la nostra condizione personale permette all’energia di entrare, uscire ed espandersi in tutte le direzioni senza impedimenti. Si lo so, non è un concetto romantico, non è una definizione che fa sognare; potrei definirlo un concetto quasi scientifico e per certi versi un po’ meccanico, ma vi assicuro che vivere una condizione di questo genere porta la persona ad uno stato di tale gioia, libertà, piacere, espansione ecc. ecc. che potremmo senza ombra di dubbio definire “Amore”.

Questo stato di amore non richiede necessariamente un oggetto o una persona di riferimento, cioè l’amore non richiede per forza la presenza o il possesso di qualcun altro per poter essere vissuto: è uno stato dell’essere, come dicevamo, e può essere presente anche senza un oggetto o una persona, anche se spesso per qualcuno si innesca o si manifesta in riferimento ad un elemento esterno.

Spesso purtroppo viviamo nell’illusione che possiamo amare solo chi soddisfa i nostri bisogni, oppure nell’illusione che abbiamo bisogno di una persona per provare amore o altre illusioni.

L’amore è uno stato dell’ ”essere” ed è già “incorporato” in noi, dentro di noi, se non lo proviamo è perché abbiamo bloccato qualche canale energetico (emotivo o mentale) che impedisce in qualche modo che quel tipo di energia si manifesti in noi. Ciò vale anche se lo proviamo in un modo distorto e cioè come bisogno, possesso, merce di scambio ecc. ecc.

Una caratteristica dell’amore è sicuramente quella di essere condiviso. E’ uno stato così forte che non si riesce a tenere solo per se stessi: diventa spontaneo il condividerlo, il donarlo. Questo è l’ Amore autentico. Posso amare un’altra persona perché l’amore è già dentro di me, quindi posso condividerlo e scelgo quella persona per condividerlo.

Diversamente, sto cercando una stampella per provare a resuscitare quello stato o sentimento dentro di me, e mi illudo che se trovo una persona di un certo tipo potrò provare quello stato o sentimento dentro di me. Nella migliore delle ipotesi, potrò vivere quella condizione per un certo periodo, finché quella stampella mi tiene in piedi, ma nella maggior parte dei casi, la situazione si logorerà e se non avrò imparato a camminare con le mie gambe, se le mie gambe saranno ancora molto deboli, cadrò miseramente per terra.

Non trovo del tutto sbagliato fare il percorso che ho appena descritto, a condizione che le nostre cadute ci aiutino a capire dove ed in cosa stiamo sbagliando, per poi correggere il tiro. D'altronde, si evolve proprio imparando dagli errori. Purtroppo mi duole constatare che molto spesso queste cadute invece portano solo sofferenza e delusione e si fa una gran fatica a cogliere l’essenza dei nostri errori in modo che diventino produttivi.

In questo percorso, ci può venire in aiuto l’Integrazione Energetica, che attraverso le sue tecniche riesce a fare chiarezza ma soprattutto a cambiare le condizioni che ci portano continuamente a compiere gli stessi errori. Riesce a fare pulizia in quel groviglio di sensazioni, pensieri e sentimenti che spesso si intrecciano, facendoci perdere il contatto con la nostra vera natura profonda.
Liberarci dai nostri blocchi energetici, quelle gabbie che ci tengono inchiodati a delle realtà sconvenienti, non solo ci rende più liberi e felici, ma anche permette a questa condizione miracolosa, l’Amore, di manifestarsi ed espandersi in noi e fuori di noi.

Un maestro illuminato dei nostri giorni, Maharishi Mahesh Yogi, ha detto che “lo scopo della creazione è l’espansione della Felicità, fino a che si diventa Felicità infinita”

Probabilmente, allora (è una mia intuizione), in questa vita stiamo provando a realizzare lo stesso stato di beatitudine che avevamo già vissuto nella pancia di nostra madre, ma in un mondo, ambiente, dimensioni e condizioni completamente diverse.

Un abbraccio. Alla prossima.
Andrea


PS: :-) :-) :-) se non mi danno il premio Nobel dopo questa mail,
mi ritiro a vita privata :-) :-) ;-)))


***** Ti auguro di sperimentare molto amore nella tua vita *****

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