venerdì 1 giugno 2007

Reazioni automatiche

INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "lasciar andare la sofferenza" - n. 12 -
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Carissimi,
come ormai sapete, l'Integrazione Energetica può riuscire ad armonizzare ogni ambito della propria vita in modo rapido, in quanto, lavorando sui campi energetici, riesce a "toccare" nel vivo il problema. Ricordate il presupposto di cui si parlava in una delle mail precedenti?
"La causa di ogni nostro problema, soprattutto se emozionale o mentale, risiede negli squilibri del nostro sistema energetico".

Visto che lo scopo di questa mail è di far comprendere meglio che cos'è ma sopratutto come e su cosa agisce l'IntegrazioneEnergetica, da questo numero in poi prenderò in considerazione gli aspetti pratici presi dalla vita di tutti i giorni. Andremo a sviscerare i vari aspetti nei vari ambiti del nostro vivere, in modo da avere chiaro, anzi chiarissimo, tutto ciò su cui si può lavorare per migliorare noi stessi, il nostro modo di vivere, le nostre relazioni, i nostri obiettivi ecc. ecc.

Come ben sappiamo, il campo delle relazioni è per molte persone il tipico campo di battaglia giornaliero. Oggi prenderemo in esame le reazioni automatiche che si verificano al manifestarsi di un certo avvenimento. Detto così sembra un pò difficile da comprendere. Allora diciamolo in un altro modo:

Il comportamento di quella persona mi provoca..... (ansia, paura, rabbia gelosia, repulsione, invidia ecc.).

Che si tratti di relazione tra colleghi di lavoro, coniugi, amici, vicini di casa o altro, le storie si ripetono e spesso viviamo una reazione emozionale negativa al verificarsi di una certa situazione. Frasi come le seguenti ci capita tutti i giorni di sentirle o di pronunciarle:
- quando mi parla con quel tono di voce mi fa.... ( paura, arrabbiare, sentire stupido/a ecc. ecc)
- ogni volta che fa quella cosa (gesto o comportamento) mi... (manda su tutte le furie, fa ingelosire, tormento ecc)
- mi fa venire l'ansia quando gli sento dire... ( metteteci pure una frase vostra)
- quando si veste in quel modo mi fa... (schifo, pena, un gran piacere ecc.)

Dove sta il problema? Queste cose o situazioni, viste da un certo lato potrebbero sembrare nella normalità della natura umana. In realtà, molto spesso rappresentano uno squilibrio nel nostro sistema emozionale e mentale, soprattutto se si ripetono in continuazione. Abbiamo creato un percorso mentale, una serie di pensieri dentro di noi a cui diamo fiducia, ci crediamo, crediamo che siano veri e reali e questa convinzione scatena una reazione emotiva negativa, che si ripete sempre uguale o quasi. Non solo, nel tempo, avremo una reazione simile anche se succederà una cosa analoga o simile in un altro contesto della nostra vita.

Ad esempio, se ogni volta che il marito entra in casa con le scarpe, alla moglie viene una crisi di rabbia, le motivazioni interiori potrebbero essere molteplici; pensa che lui non la rispetti; pensa che non gli attribuisca il giusto valore; pensa che le vuole fare un dispetto; pensa che è un ingrato; pensa che nessun uomo dovrebbe comportarsi così ecc. ecc. Magari associa anche più di uno di questi pensieri contemporaneamente. Tutto ciò genera uno stato di sofferenza continua.

Il fatto in sè è molto semplice: il marito entra in casa con le scarpe. Tutto ciò che viene dopo lo aggiungiamo noi, cioè è una nostra "reazione" o "interpretazione" della realtà. Questa "interpretazione" varia da persona a persona. Ciò significa che, di fronte allo stesso fatto, dieci persone possono reagire in dieci modi differenti.

Riprendendo l'esempio di prima, un giorno poi succederà che la moglie sarà magari in casa della vicina e vedendo che suo marito si comporta come il proprio marito, sentirà salire la rabbia anche in quella circostanza e interrogherà la vicina chiedendo come mai lei permetta al marito di comportarsi così. Lo schema mentale ed emozionale si è ormai creato ed agisce poi in ogni circostanza, producendo sofferenza in ogni occasione.

Molto spesso è difficile per la persona scardinare questo tipo di schemi, in quanto:
1) si attribuisce la colpa all'altro/a;
2) si è convinti di essere nel giusto.
Quindi, si rimane in queste continue sofferenze senza avere la possibilità di rimuoverle.

Lavorando con l'Integrazione Energetica, tutti i giorni vedo situazioni come queste sciogliersi e far approdare la persona ad una nuova comprensione o ad un nuovo comportamento, più armonico e più confacente alla situazione. Avviene cioè una sorta di "clic", come se un interruttore avesse cambiato improvvisamente la situazione senza che la stessa sia stata elaborata razionalmente. Questa è la potenza del lavoro sui piani dell'energia. Avviene un "salto", un "cambiamento" improvviso senza dover cambiare volontariamente e razionalmente la situazione.

Ok, ci fermiamo qui, ma resto a vosta disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Un abbraccio
Andrea

aparim10@yahoo.it

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*****Storie vere.

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:

Aurora è una persona dolce e tranquilla, di quelle persone delicate che danno l'impressione di non poter far del male neanche ad una mosca. Tutto in lei è aggraziato e ordinato. Il suo modo di parlare è soave, gradevole ed è piacevole ascoltarla.

Si potrebbe pensare che una persona così non abbia nessun genere di problema, in quanto dà l'impressione di passare attraverso la vita con l'incedere elegante di una gazzella. Fu uno stupore per me vedere la sua reazione stizzita anzi, direi proprio "incazzata" quando mi parlò di suo marito Paolo e dei suoi comportamenti.

Io conoscevo Paolo, avevo avuto modo di vederlo due o tre volte. Lui era un signore di mezza età, un pò corpulento, e vi dirò che a me sembrava una persona garbata nei modi di fare e nel modo di esprimersi; una persona gradevole. Vederli insieme dava l'impressione che fossero davvero una bella coppia.

Aurora mi spiegò che loro due si erano sposati per amore e che anche oggi, dopo dodici anni, di affetto ce n'era ancora, ma che le cose tra loro due non erano mai andate troppo bene dal puntodi vista del vivere insieme quotidiano. Le chiesi ulteriori spiegazioni e lei continuava a dirmi di essere molto arrabbiata con lui ma non si riusciva a capire che cosa la facesse arrabbiare così tanto. Mi dava l'impressione che ormai tutto di lui la facesse arrabbiare e che non ne ricordasse neanche più le cause.

Iniziai allora a praticargli una delle tecniche di Integrazione Energetica per qualche minuto. Si tranquillizzò molto ed allora iniziò a parlarmi in modo più chiaro e comprensibile. Mi disse che Paolo lavorara per molte ore al giorno e quando tornava a casa si metteva in poltrona a leggere il giornale e non aveva voglia di parlare. Inoltre alcune sere della settimana usciva con gli amici a giocare a tennis oppure a qualche cena. A me fin qui sembrava una normale routine di una coppia, per cui le chiesi che cosa ci fosse che non andava realmente.

Aurora mi disse che a causa dei comportamenti di Paolo non si sentiva capita, non si sentiva ascoltata e quindi non si sentiva amata e ciò gli procurava molta rabbia. Mi raccontò che spesso avevano discussioni proprio su questi temi, ma che negli anni non era mai riuscita a cambiare una virgola nei modi di fare di Paolo. Le spiegai che spesso gli uomini si sentono sbagliati se la propria donna continua ad avanzare richieste di cambiamento, ed a causa di ciò si irrigidiscono sempredi più, chiudendosi e persistendo nei loro comportamenti. Sembrava alquanto stupita di ciò che gli stavo dicendo.

Continuai con una nuova sessione di Integrazione Energetica ed alla fine Aurora mi comunicò questa riflessione molto interessante: "In questo momento percepisco che ancora non mi sento capita da mio marito nè mi sento ascoltata, ma non posso dire di non essere amata. Ora sento che lui mi ama. "Una breccia si era finalmente insinuata nelle sue costruzioni emotive ed io ritenevo che ciò fosse già un bel successo.

Continuai a lavorare su questi temi finchè dopo poco Aurora mi disse: "Sai Andrea, ora ho capito che il suo modo di fare non è perchè mi vuole escludere dalla sua vita o non mi vuole capire, ma mi rendo conto ora che è il suo modo di reagire allo stress del lavoro". Continuò dicendomi che in effetti, quando Paolo rientrava la sera, lei era molto contenta di vederlo e proprio per questo produceva una specie di "assalto" nei suoi confronti: gli chiedeva com'era andata la giornata, le voleva raccontare la sua giornata e tante altre cose, ma lui non vedeva l'ora di ritirarsi, anche solo nel leggere il giornale e lei ogni sera si sentiva sempre più frustrata ed arrabbiata.

Alla fine della seduta il livello di tensione che lei presentava all'inizio era del tutto svanito ed inoltre si sentiva energica e ben disposta. Aurora aveva ormai trasformato i suoi pensieri e le sue emozioni in comprensione ed accettazione. La rabbia si era totalmente dissolta. La congedai chiedendole di telefonarmi dopo qualche settimana.

Quando mi chiamò era davvero entusiata e mi disse che l'amore e la comprensione erano ritornati in casa loro. Non solo lei aveva cambiato i suoi comportamenti, ma anche il marito, che di conseguenza, si stava dimostrando più affettuoso e comprensivo del solito; inoltre usciva meno spesso la sera. Mi disse che mi avrebbe tenuto informato sui cambiamenti che sarebbero intervenuti in seguito, perchè lei si aspettava ulteriori miglioramenti.

Mi salutò ringraziandomi e dicendomi: "Se ti avessi consciuto prima, mi sarei evitata dodici anni di patimenti". Un bel complimento, non è vero?














***** Ti auguro di migliorare tutte le tue relazioni *****

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