INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "elaborare nuove modalità per vivere" - n.16 -
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Carissimo/a,
hai visto che foto particolare ho messo in questa nuova mail? Ho abbinato le memorie del computer con i simboli geroglifici che attestano le memorie del passato. Anche dentro di noi ci sono memorie recenti e memorie antiche,
memorie nostre personali e memorie dei nostri antenati. Facciamo un pò di ordine, in modo che tutto sia perfettamente comprensibile.
Quando veniamo al mondo, siamo già dotati di memorie: abbiamo dentro di noi le memorie genetiche, che sono inscritte nel DNA, questa lunga spirale di dimensioni infinitesimali che risiede in ogni piccola cellula del nostro corpo. Studi genetici recenti attestano che il DNA non contiene solo i caratteri fisici (il colore degli occhi e dei capelli, la costituzione individuale, le fattezze del viso ecc.) ma anche memorie comportamentali acquisite dai nostri avi.
D'altro canto il secolo scorso C. G. Jung parlava per la prima volta dell'inconscio collettivo, quel serbatoio che contiene le memorie della specie umana (in generale) ed anche delle razze, clan, tribù, famiglie ecc.
Quindi, al nostro apparire nel mondo, il serbatoio delle memorie antiche è già colmo, proprio come in un computer è già installato il sistema operativo. E' invece completamente vuoto il serbatoio delle memorie individuali, che inizia ad immagazzinare dati dall'esatto momento del nostro concepimento. Questo tipo di memoria registra ogni avvenimento della nostra giornata di vita ed ogni tanto pulisce quelle memorie che non servono più per fare spazio a nuove memorie quotidiane.
Perchè ci interessano le memorie in questo contesto di Integrazione Energetica? Perchè le memorie aiutano a costituire gli schemi e modelli di comportamento (per esattezza, le memorie innescano per analogia i processi dell'intelletto).
La nostra natura primordiale ci ha dotato della possibilità di creare degli schemi in modo da semplificare le cose e poter avere delle reazioni più rapide in caso di pericolo. Purtroppo questo processo, che da un lato ci aiuta nella conservazione della nostra vita, se lasciato funzionare in modo del tutto automatico, finisce per ingabbiarci in comportamenti ripetitivi e sempre uguali a se stessi.
E non sarebbe bello continuare ad avere delle reazioni già pronte senza dover intervenire ogni volta a modificarle? La risposta è: alcune volte sì ed altre no! Per prima cosa, ciò renderebbe la vita più monotona e ripetitiva e dall'altro potremmo avere dei danni o risultati negativi. Potendo sciegliere liberamente posso avere molti più risultati positivi.
Con l'uso dell'Integrazione Energetica, si riesce a sciogliere i modelli e le reazioni automatiche e si acquisisce la libertà di sciegliere opportunamente ciò che è meglio fare o pensare in quel contesto o situazione (che, per inciso, non è mai uguale, tuttalpiù simile).
Ogni volta che fumo una sigaretta, ogni volta che rispondo in quel certo modo a quella persona o mi comporto in quel certo modo in quella circostanza, ogni volta che riaffiora quel ricordo ed ho quindi quell'esatta emozione oppure ho lo stesso atteggiamento in reazione al comportamento di un amico, collega, genitore ecc. sto avendo una reazione automatica, sto attivando un modello automatico di comportamento, sto mettendo in atto uno schema ripetitivo.
Ciò è contrario alle leggi della vita, che richiedono invece creatività, per la buona evoluzione della vita stessa.
Un abbraccio
Andrea
aparim10@yahoo.it
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*****Storie vere
In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accaduto che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:
Flora è una ragazza con il pallino della musica. Già da piccola mostrava ai genitori le sue tendenze musicali picchiando con piacere su quegli strumentini a lamine metalliche che spesso si regalano ai piccoli. Nel tempo Flora aveva sviluppato le sue doti musicali attraverso gli studi sempre più approfonditi.
Ora aveva circa 18 anni ed andava molto bene a scuola e con la musica, ma... aveva un "ma".
Come spesso tutti i musicisti e gli artisti in genere, Flora è una persona sensibile e, come ogni persona sensibile, piuttosto emotiva. Questa sua condizione le creava, fino a qualche tempo fa, solo qualche problema quando doveva essere interrogata a scuola, ma tutto sommato non l'aveva mai particolamente condizionata.
Da qualche tempo a questa parte, le era stato chiesto prima di suonare in chiesa e recentemente anche a qualche ritrovo di amici. In ultimo, circa un mese prima la sua insegnante le aveva proposto di esibirsi in un breve concertino nel saggio scolastico, dove sarebbe stata presente anche una persona che avrebbe potuto farle fare in seguito alcune esibizioni in pubblico.
Flora era caduta nel panico più totale. Questa serie di richieste l'aveva così sconvolta, che non mangiava più, non studiava più e rischiava di compromettere tutto ciò che aveva diligentemente costruito finora. La sua era la classica ansia da prestazione, o meglio, in questo caso si poteva ben dire "panico" da prestazione, la paura di esibirsi in pubblico.
Dentro di lei si era strutturato il solito conflitto. Una parte di lei, sapeva bene cosa fare, sapeva tutte le note a memoria, le aveva studiate una per una e ripassate molte volte con precisione certosina, dandole la giusta interpretazione. Un'altra parte di lei era intimidita dall'essere al centro dell'attenzione degli spettatori, di essere sotto i riflettori, e ciò le causava la paura di sbagliare e fare una brutta figura. Un bel conflitto quindi, farcito di paure varie, e tutto ciò influiva anche sulla sua vita normale, togliendogli l'appetito, il sonno ecc.
Era alquanto squilibrata quando la vidi ed in uno stato d'animo piuttosto depresso. Iniziammo a lavorare sul conflitto ed emerse subito un episodio della sua infanzia in cui aveva dovuto recitare una poesia davanti ai parenti convenuti per una festa. Probabilmente fu lì che si registrò nel sistema neuroligico di Flora lo squilibrio di cui soffriva anche oggi. In che modo si verificò, non emerse dal colloquio e per noi non fu comunque un problema.
Trattai i punti energetici di Flora su ogni questione che emergeva o di cui avevamo già parlato e via via riequilibrai le varie situazioni che erano coinvolte in tutta questa questione. Piano piano, Flora iniziò a cambiare cera ed espressione del viso: i tratti cadenti del viso che avevo visto all'inizio della seduta cominciavano a scioglersi per lasciare posto ad una maggior serenità.
Ci incontrammo per una seconda seduta, nella quale avemmo modo di rifinire il lavoro che avevamo intrapreso. Alla fine di questo incontro Flora si sentiva "più sicura di se", come disse lei, ed ora "si sentiva pronta ad affrontare le sfide della vita". La pregai d farmi sapere tra un pò di tempo come andava tutta la situazione.
Dopo un mese circa mi telefonò la mamma, e mi comunicò che sia lei che la figlia erano molto contente di come andavano le cose. Flora aveva ripreso a mangiare normalmente e sembrava piena di vitalità. Le interrogazioni a scuola andavano molto bene e con la musica andava anche meglio. Aveva fatto alcune esibizioni in pubblico con un buon successo ed ora stava studiando per un
piccolo concerto che gli era stato proposto in occasione di un festival di nuovi talenti a livello provinciale.
La mamma mi disse poi che da quindici giorni Flora aveva un nuovo "fidanzato" e che era stata proprio Flora a farsi avanti ed a dichiararsi, cosa che non aveva mai fatto prima di allora, essendo molto timida. Mi chiese se i miei trattamenti avessero potuto influire anche su questo aspetto. Io sorrisi e gli risposi: "forse....."
Misteri dell'Integrazione Energetica? "Forse....."
***** Ti auguro di diventare sempre più creativo per rendere la tua vita più felice *****
giovedì 8 novembre 2007
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