lunedì 29 ottobre 2012

La programmazione dell'individuo











La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "trasformare i programmi interiori" - n. 50
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Carissima/o,

qualche sera fa, durante una conversazione con amici, mi è venuto in mente che abbiamo sempre parlato di modelli, valori, programmi, convinzioni ecc, ma da dove vengono le programmazioni? Come si formano? Ma è proprio vero che siamo programmati? Ebbene, la risposta è Si e ora ti do ulteriori spiegazioni.

Dentro di noi sono esistenti diversi tipi di programmazione. Il primo è relativo alla nostra venuta in questo mondo. La nostra esistenza personale in questo mondo, è frutto di una programmazione, di un progetto. Nostro padre e nostra madre, mescolando i propri semi, hanno dato vita ad un nuovo progetto, ed il risultato siamo noi. La nostra esistenza è frutto del programma esistente nelle nostre cellule, nel nostro DNA. Alcuni programmi riguardano le nostre caratteristiche fisiche (avremo i capelli neri, gli occhi verdi, avremo una statura media ecc.), altre riguardano caratteristiche più emotive-mentali, e sono predisposizioni caratteriali che ereditiamo dai nostri antenati.

Un secondo tipo di programmi, cominciamo a costruirli noi, ancora prima della nascita, quando siamo nel grembo materno. Una volta concepiti, rimaniamo nella pancia della mamma per nove mesi, e qui raccogliamo tutta una serie di “impressioni” che formeranno i nostri primi programmi di vita. A seconda di come e cosa  vivremo in quei nove mesi, il nostro inconscio registrerà una serie di informazioni che diverranno automatiche, e ci influenzeranno nel corso della nostra vita. I nostri genitori ci hanno desiderati o no? Siamo arrivati per caso e abbiamo trovato un ambiente ostile o favorevole? Abbiamo trascorso quel tempo in serenità o nostra madre era continuamente preoccupata o affaccendata in mille attività? Tutto questo ed altro influenzerà la nostra vita.
 

Poi viene il giorno della nascita, il giorno in cui cambiamo mondo; da un ambiente acqueo, caldo, protetto e nutrito, passiamo ad un mondo di aria, dove dobbiamo imparare a respirare ed il cibo non ce l’abbiamo in automatico come nella pancia di nostra madre, ma lo dobbiamo assumere dall’esterno.
Il momento della nostra nascita è un momento particolare, che di solito è carico di emozioni, sia per la madre che per noi e le impressioni che abbiamo in quei momenti, vengono di nuovo registrate nel nostro inconscio. Siamo nati in modo spontaneo? A casa nostra o in ospedale? Abbiamo subito un parto pilotato? Nati con il taglio cesareo? Con il forcipe? E com’era l’ambiente che abbiamo trovato all’esterno: era tranquillo o c’era un sacco di agitazione? Tutto ciò forma dei programmi in noi, degli imprinting.

Una volta nati, siamo alle prese con molti aspetti. Abbiamo bisogno di soddisfare i bisogni primari: respirare, mangiare, bere, dormire, scaricarsi. Vengono tutti soddisfatti? O qualcuno di questi presenta problemi? Ecco nuovi programmi che si creano. Un altro aspetto è quello relazionale: come si comportano i miei genitori con me? Sono amorevoli, disinteressati, ostili, non ci sono? Com’è il latte della mamma? E come ci adattiamo alle prime pappe un po’ più solide? Tutto questo crea impressioni e programmi.

Arriva in seguito il periodo in cui si conquista la propria autonomia: cominciamo a camminare! Wooowww, adesso si che il mondo diventa più interessante ! ! !
Che cosa succede in quei periodi? Vengo aiutato ed agevolato? Vengo lasciato a me stesso? Vengo continuamente sgridato ad ogni cosa che tocco e che sperimento? Vengo continuamente seguito e pilotato senza che mi si lasci spazio per esplorare il nuovo mondo?

Più tardi ancora, verrà il tempo della scuola materna, dell’asilo e qui dovrò sperimentare la separazione dai genitori e le prime relazioni al di fuori della famiglia. Altri programmi di comportamento verranno registrati per agevolarci nella crescita. A sei anni, arriverà il tempo della scuola e qui comincerò a fare l’esperienza della razionalità. Finora il mondo è andato in automatico, ed ora è il momento che si comincia ad imparare a prendere decisioni ed a collezionare informazioni che più o meno ci possono servire per vivere nella società.

Un altro passo importante, è il momento della pubertà. Qui avviene una esperienza del tutto nuova: lo sviluppo degli organi genitali e della sessualità.
A breve potrò procreare e mettere al mondo un altro/a come me. Ma non è così semplice: devo trovare la persona che possa essere adatta a me. Come vivo queste trasformazioni psicofisiche? Come mi pongo nelle prime relazioni affettive e sessuali? Come influisce su di me l’ambiente umano circostante in relazione a questo mio nuovo elemento? Cosa sento dentro di me e come riesco ad esprimerlo all’esterno? Nuovi programmi si formano a seconda delle impressioni che vivo nella mia quotidianità oltre alle convinzioni che costruiamo.

Più avanti dovrò affrontare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, cioè diventare autonomo in tutto e per tutto. In seguito ci sarà il matrimonio o la convivenza con una donna/uomo e la relazione potrebbe generare altri tipi di programmi e convinzioni.

Giorno per giorno, arriviamo al momento in cui siamo più maturi e cominciamo a capirci meglio ed a percepire il nostro mondo interno e quello esterno. Ad un
certo punto, cominceremo a fare il punto della situazione e scopriremo che ci sono alcune cose di noi e del nostro mondo che ci piacciono molto ed altre che non ci piacciono affatto, alcune cose che ci vanno bene ed altre proprio no.     
A questo punto, ci verrà voglia di migliorare il nostro mondo, di cambiare tutto ciò che non ci piace e non ci va bene. Un po’ di cose riusciremo anche a cambiarle in meglio ed altre invece ci sarà difficile o impossibile cambiarle, malgrado tutti i nostri sforzi ed il nostro impegno.

E’ la nostra programmazione interiore, che ci permette o no di generare cambiamenti. E’ tutto il pacco di informazioni che abbiamo raccolto durante la nostra vita, nei momenti di importanti avvenimenti (ed anche in ciò che ho vissuto tra un avvenimento e l’altro) che determina il nostro vivere di oggi.
In altre parole, i programmi passati determinano il nostro vivere nel presente.
L’ambiente, le relazioni, le nostre impressioni creano convinzioni, emozioni, abitudini, conflitti, traumi ed altro, concorrendo a creare programmi e modelli di comportamento, che non sempre sono buoni ed utili per noi, quando non sono addirittura negativi. 


Una buona notizia è che i programmi possono essere cambiati anche se non tutti. Gli unici che al momento non sono trasformabili (ma forse in futuro si) sono quelli relativi ad una parte di genetica, quella relativa alle caratteristiche corporee. Tutto il resto può essere modificato e cambiato.
E’ così facile? Normalmente non tanto, ma con l’Integrazione Energetica lo è molto, molto di più.

Se dovessi cambiare casa, è molto probabile che potrei farlo da solo/a senza particolari problemi, eccetto il trambusto che può creare una situazione simile.
Già, ma come sarebbe se fossi particolarmente affezionato a quella casa, ma il vivere lì dentro mi costa un patrimonio ed inoltre ho dei vicini che non mi fanno dormire la notte e che mi minacciano ogni volta che li incontro? Vivrei un forte conflitto e non è certo che riuscirei a superarlo e a cambiare casa facilmente.

Le informazioni codificate dentro la nostra mente, creano la nostra realtà esterna
e se qualcuna di queste informazioni ci è dannosa, possiamo trasformarla positivamente e facilmente con le tecniche di Integrazione Energetica. Sappiamo oramai, l’ho detto tante volte qui, che ogni nostro modello di comportamento, convinzione, abitudine ecc. è sostenuto dentro di noi da una struttura energetica e nel nostro cervello da una struttura di neuroni.

Con queste preziose tecniche si va a lavorare facilmente sulla radice di queste strutture, che una volta sciolte, creano un nuovo equilibrio spontaneo ed il nuovo comportamento sarà il migliore per noi, nelle modalità più consone a noi. Tutto avviene per il nostro bene ed in sintonia con il nostro modo di essere. La via scelta è quella di lavorare sul piano energetico ed in questo modo i cambiamenti avvengono con facilità, in quanto si lavora esattamente sullo stesso piano in cui si sono formati gli squilibri.


L’Integrazione Energetica è davvero un prezioso strumento moderno, che generando trasformazioni dentro di noi,  può portarci in direzione della nostra felicità e soddisfazione nella vita. Quando manteniamo il sistema energetico in equilibrio, la salute fisica, emotiva e mentale si manifestano con facilità e la nostra vita è felice.
Alla prossima… con l’augurio che tu possa essere felice :-)

Un abbraccio

Andrea


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