La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ” uscire da visioni deformanti” - n.49 -
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Carissima/o,
ma secondo te, come sarà realmente il bambino che appare nella foto qui sopra? Sarà ciccione, magro magro, nano o a onde?? Probabilmente in nessuna di queste forme, essendo comprensibile che siamo di fronte a specchi deformanti.
Molto facilmente sarà un bel bambino di normale costituzione. Già, ma che immagine potrebbe avere di sé se avesse a disposizione solo specchi deformanti?
E’ molto probabile che potrebbe avere delle crisi di identità, non riuscendo mai a riconoscere la propria forma e dimensione.
Pensare in questi termini è un po’ angosciante, se ci immedesimiamo in una realtà del genere, non è vero? Non conoscere la propria identità è sconvolgente.
Ma anche aver costruito un’identità è sconvolgente e tra poco scoprirai perché.
Lo sapevi che gli specchi deformanti li abbiamo anche dentro di noi? Sì, è proprio così, anche se non ce ne siamo mai accorti veramente. Tutte le esperienze che viviamo nella nostra vita, ci formano dei concetti, delle idee che ci convincono che la realtà sia in un certo modo o che sia solo in quel modo.
Quindi, tra tutte le possibilità che abbiamo a disposizione, ne scegliamo solo alcune e ci convinciamo che la vita sia solo in quel modo.
Queste convinzioni, valori ed altro sono in sostanza i nostri filtri, quell’attrezzatura interiore che utilizziamo per filtrare la realtà esterna. I nostri filtri ci fanno vedere la realtà esterna solo in quel certo modo che è conforme alle nostre convinzioni e valori.
Detto così sembra un po’ difficile, ma prova ad immaginare di indossare un paio di occhiali di un certo colore e guardare il mondo esterno. Vedrai ogni cosa dipinta di quel colore, non è vero? Questi sono gli specchi deformanti.
Che cos’è in realtà la nostra identità? La nostra identità è fatta di tutti i valori e convinzioni che ci siamo costruiti strada facendo, e dai comportamenti che mettiamo in atto basandoci su di essi. Ora ti rivelerò un concetto davvero importante: la nostra identità viene costruita SEPARANDO. Dalla nostra nascita in poi, continuiamo a separare aspetti di noi: io sono così e non così, io sono questo e non quest’altro, mi piace questo e non quello. Che cosa facciamo in realtà? Alcuni concetti della vita li teniamo per buoni ed altri li scartiamo, così scarta oggi, scarta domani, cominciamo a prendere forma, una certa forma, quella della nostra identità.
A questo punto forse ti chiederai perché prima ho detto che anche avere un’identità è sconvolgente. Ebbene, ho detto così perché avere un’identità significa aver scartato un sacco di cose, un sacco di possibilità che facevano parte del nostro bagaglio ed ora non abbiamo più. E’ un po’ come se dal nostro corpo, cominciassimo via via a togliere dei pezzi: via il dito mignolo destro, via il gomito sinistro, via il naso, via un occhio (tanto ne ho due), via un piede ecc. ecc. Ti immagini che piccoli mostri saremmo?? Ma il punto non è la questione estetica, il punto è la funzionalità: con un corpo del genere potremmo fare molte meno cose che con un corpo completo, che ha tutte le sue parti al giusto posto. L’identità non fa altro che togliere pezzi e noi abbiamo bisogno di avere molte potenzialità per vivere bene. Ecco perché per vivere meglio dobbiamo cominciare ad espandere le nostre possibilità e capacità, a riappropriarci delle nostre abilità e con l’Integrazione Energetica ci viene proprio facile.
Ed ora, capiti questi concetti, ti stupirò con gli effetti speciali, con una frase pirotecnica, spettacolare, sorprendente, ai limiti della realtà ma mai così vera e reale. Quindi allacciati le cinture e tieniti forte. Sei pronta/o?
Ecco la frase: ”Il tuo mondo esteriore è lo specchio del tuo mondo interiore profondo” . E stavolta non sto parlando di specchi deformanti ma di uno specchio convenzionale.
Sei ancora viva/o? Sei già sotto shock o ancora non ti sei resa/o conto del valore di questa frase? Comunque, prova a rileggerla e prova a sentire cosa suscita dentro di te. Che pensieri, che sensazioni, che emozioni.
Adesso te la ridico in un altro modo: “Tutto ciò che stai vivendo nel tuo mondo, nella tua vita, è stato generato dal tuo mondo interiore”
Ti sconvolge questa cosa? Ti capisco pienamente: ha fatto lo stesso effetto anche a me parecchi anni fa, quando la mia terapista di Milano mi ripeteva per molte volte questa frase.
Io ascoltavo, in un certo senso capivo, ma solo perché capivo l’italiano :-) , ma la frase mi ruotava nella testa come un boomerang impazzito. “Ma com’ è possibile che questa cosa sia vera?” mi ripetevo in continuazione? Ma quindi la mia capufficio rompiballe, cosa c’entra con me?
E Lei rispondeva: “Te la sei attirata tu!”. “Ma io non la conoscevo prima”. “Non importa, l’hai attirata tu” mi ripeteva ad ogni mia obiezione. “E l’amico che si è comportato male con me settimana scorsa?”. “L’hai attirata tu quell’esperienza” ripeteva. “Ma santo cielo, com’è possibile che senza muovere un dito, senza fare una scelta cosciente, io riesca ad influenzare la mia vita, in questo caso negativamente?”. Lei molto serafica mi rispondeva: “Il nostro mondo visibile, esteriore, è governato dall’invisibile, il nostro mondo interiore”. Poi proseguiva più o meno così: “Le tue convinzioni, i tuoi valori, i tuoi modelli di comportamento ed altro ancora, creano degli agglomerati di energia, che essendo elettro-magnetica, diventano una calamita per un certo genere di esperienze, che a volte sono positive ed altre volte negative”.
Ad un certo punto mi sorgeva spontanea la domanda: “ E come si esce da questa situazione?” che a me sembrava di delirio. La sua risposta era: “Bisogna lavorare su di sè, trasformare quelle parti di noi che ci fanno soffrire di più, o che creano disarmonia nel nostro mondo”. Solo 15 anni dopo, cioè da quando ho iniziato ad addentrarmi profondamente nel mondo delle dinamiche della mente, ho capito che lei aveva perfettamente ragione, anzi, aveva già superato quel tipo di esperienza e proprio per questo mi spiegava così bene tutti questi concetti. Purtroppo, allora non esisteva ancora l’Integrazione Energetica, e le tecniche di trasformazione profonda erano più laboriose ma soprattutto molto più lunghe nel produrre i risultati desiderati.
Un concetto interessante che appresi, fu poi che la realtà esterna, cioè le situazioni che viviamo all’esterno ci fanno da specchio, ci mostrano come siamo all’interno di noi. Ad esempio, se c’è qualcosa che ci fa paura, significa che dentro di noi abbiamo accumulato della paura, che ogni tanto trova una situazione esterna per manifestarsi. Se ci arrabbiamo spesso, ugualmente possiamo trasformare la rabbia accumulata e la nostra vita diventerà più pacifica. Se abbiamo problemi nelle relazioni, trasformando con l’Integrazione Energetica le questioni legate alle relazioni, cominceremo ad attirare a noi persone di diversa specie, di diverso carattere, non quel tipo di persona che ci ha fatto disperare fino a ieri.
Capisci ora quanto è importante guardare la realtà esterna con occhi nuovi? In questo modo non ci accaniamo su ciò che ci succede giornalmente, ma ne prendiamo spunto per migliorare e trasformare sempre di più il nostro mondo personale, non aggrediamo le persone con le quali abbiamo qualche dissapore, ma cogliamo quell’occasione per ripulire le nostre interiorità.
“Specchio, specchio delle mie brame, che cosa posso migliorare stamane?”. Questo potrebbe essere il nostro motto, da ora in poi :-)) e l’Integrazione Energetica è di certo un valido aiuto per superare ogni difficoltà.
Un abbraccio
Andrea
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