domenica 18 gennaio 2009

Le Relazioni Umane


INTEGRAZIONE ENERGETICA
La Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per ”migliorare i contatti con il proprio mondo ” - n. 34
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Carissima/o,
parlare di relazioni in questa newsletter è come entrare in un campo minato: ovunque ti giri devi fare attenzione per non incappare in qualcosa di pericoloso.
Qualcuno potrà dire che questa visione è un po’ troppo pessimistica ed effettivamente lo è, ma purtroppo è sotto i nostri occhi quanto nella vita di oggi siano difficili le relazioni.

Con questo non voglio però dire che sia un campo ingestibile, tuttaltro, e come ogni cosa… se sai come funziona puoi anche modificarne a piacere il funzionamento o migliorarlo, ma se non lo sai ti accontenti di andare “in automatico”, che ti piaccia o no e con le dovute conseguenze.

Le relazioni sono uno dei cinque aspetti fondamentali della vita, che sono:
1 – Esserci (io esisto)
2 – Perseverare
3 – Difendersi
4 – Procreare
5 – Muoversi nel mondo, conoscere, comunicare, socializzare

Questi cinque aspetti, che per altro fanno capo ai cinque elementi in natura (acqua, aria, fuoco, terra, metallo) sono proprio quelli che garantiscono la continuità della vita sulla Terra e negli esseri viventi. Quando anche uno solo di questi elementi è in difficoltà, mette in crisi tutto il sistema ed anche la nostra vita individuale.

Ciò la dice lunga su quanto le relazioni siano importanti nella vita e, a meno che non si faccia gli eremiti, ne siamo tutti coinvolti. Per altro le relazioni mettono in moto le nostre emozioni e, come queste ultime, rappresentano un po’ il sale della vita.

Relazionarsi con gli altri significa mettere in moto tutto il patrimonio della nostra memoria (conscia o inconscia) e delle nostre esperienze precedenti.
Che cosa significa? Significa che la nostra vita di relazione diventa lo specchio della nostra vita interiore, ne più ne meno.

Le relazioni non sono altro che l’interazione tra il nostro comportamento ed il comportamento degli altri, dove uno fa da specchio all’altro. Potrà sembrare un po’ sibillina questa frase dello specchio. In realtà, se ci si pensa bene, ogni segnale che ci giunge dall’esterno, innesca in noi un’opportuna reazione da parte nostra.

Non possiamo reagire agli altri se non attraverso un modo che conosciamo già, che abbiamo già sperimentato. Ed anche se stiamo vivendo un’esperienza totalmente nuova, è molto probabile che risponderemo in un modo più o meno simile a ciò che conosciamo già. Solo se l’esperienza nuova riuscirà a far scattare in noi la molla che ci apre ad un altro livello di coscienza, riusciremo a vivere un’esperienza in modo totalmente nuovo. In questo caso, aggiungeremo dei tasselli nuovi alla nostra esperienza già acquisita.

Ecco perché poco fa dicevo che la vita esteriore è lo specchio della nostra vita interiore. Solo se dentro di noi abbiamo maturato un modo equilibrato di rapportarci con tutte le nostre parti interiori, riusciremo ad avere buone relazioni anche all’esterno.

E’ un modo completamente diverso di porci davanti alla realtà, soprattutto in un contesto come quello del mondo di oggi, dove ogni nostra reazione viene giudicata come dovuta a qualcun altro, cioè dando la colpa agli altri per le nostre reazioni più o meno sconvenienti.

“Se lui/lei non si comportasse così, io non mi arrabbierei”. Quante volte sentiamo frasi simili in una giornata? E perché, a questo punto, non ci assumiamo la responsabilità della nostra rabbia (o paura o tristezza ecc.)?

Se do la colpa agli altri non devo mettermi in discussione e mi libero da possibili sensi di colpa. Facile, no? Ma il giochetto dura poco e soprattutto continuiamo a vivere quelle emozioni disturbanti senza via d’uscita, fino a quando non impareremo a relazionarci equilibratamente con le nostre emozioni e tutte le nostre parti.

In questo contesto, l’Integrazione Energetica riesce a compiere quel processo di riequilibrio di tutti quei modelli che ci trasciniamo nella vita e che continuano a portarci sofferenza. Il miglioramento delle nostre relazioni non può che passare dal nostro miglioramento individuale.

Un abbraccio

Andrea

aparim10@yahoo.it

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*****Storie vere

In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso realmente accadutomi, che si è risolto totalmente con l'impiego dell'Integrazione Energetica. Ecco la storia di questo numero:

Quando vidi per la prima volta Aldo ebbi l’impressione di una persona bastonata, di chi ha ricevuto solo legnate dalla vita. Statura media, un bel fisico ed una buona condizione di salute, almeno apparente, sarebbero stati i giusti ingredienti per una vita se non altro normale, ed invece Aldo aveva un po’ di problemi che lo perseguitavano.

Cominciò con il raccontarmi dei suoi disturbi digestivi, mai troppo gravi ma persistenti e continui. Tutti gli esami fatti e tutte le cure provate non erano riusciti a dare una spiegazione plausibile oltre che una risolutiva guarigione. Tutto ciò stava già affermando che si trattava di una somatizzazione di un qualche problema non ancora evidente.

Andando avanti nel colloquio, Aldo sfiorò l’argomento delle sue relazioni affettive, dicendomi che non era sposato (aveva circa 40 anni) e che aveva relazioni saltuarie e di breve durata con donne che puntualmente lo lasciavano. Siccome aveva tagliato un po’ corto su questo argomento, decisi di non proseguire oltre nel colloquio ed iniziare la pratica, certo che qualsiasi cosa gli fosse stata di disturbo sarebbe poi emersa durante le procedure.

Da sdraiato, lo vedevo teso o meglio trattenuto e neanche quel po’ di respirazioni libere iniziali servirono a cambiare la situazione, sebbene mi riferì di sentirsi bene.
Iniziai a lavorare proprio sui disturbi digestivi, sicuro che mi avrebbero portato alla sorgente naturale di quei problemi. Dopo circa mezz’oretta, Aldo era più disteso e le tensioni alla pancia erano sparite. Lui stesso diceva di non sentirsi così bene da molto molto tempo (era dovuto al raggiunto rilassamento addominale, che non aveva più da molti anni, avendo ormai assunto una tensione permanente nella pancia).

Era già un grande successo, ma consapevole che i miglioramenti non durano molto nel tempo se non vengono estirpate le radici dei problemi, continuai a lavoraci per completare la situazione. Durante l’ultima procedura aveva avuto l’immagine di una donna, una delle sue ultime compagne. Chiesi ulteriori spiegazioni e Aldo mi disse che lei lo aveva lasciato perché lui soffre di eiaculazione precoce e che se ne era andata dandogli dell’impotente.

Lui era ancora molto arrabbiato per quel fatto. Lavorai su quella rabbia ed alla fine della procedura, mi disse che era arrabbiato anche perché lui si sentiva impotente e che quella rabbia era più verso se stesso che verso la sua ex compagna.

Dovemmo lavorare per qualche seduta per riuscire a riequilibrare la sua situazione. Da quella impotenza uscirono diversi aspetti, di cui i fondamentali furono le relazioni con i suoi genitori, che lo frustravano ogni volta che faceva qualcosa di nuovo. Quei comportamenti ripetuti, avevano installato in Aldo la convinzione di non aver potere per realizzare ciò che gli stava a cuore, di essere un incapace e tante altre cose legate all’argomento.

Aldo resuscitò a nuova vita dopo quella piccola serie di sedute. Liberato dalle radici dei suoi problemi, cominciò ad esplorare il suo mondo in modi diversi ma soprattutto più congeniali alle sue esigenze e dopo qualche mese iniziò una nuova storia affettiva che dura ancora al giorno d’oggi (sono passati circa quattro anni).




***** Ti auguro di liberare tutta la “tua” creatività *****

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