INTEGRAZIONE ENERGETICA
la Newsletter gratuita di Andrea Parimbelli per "guarire le proprie emozioni" - n. 11 -
__________________________________________________
Cari amici,
vorrei prima di tutto comunicarvi l'imminenza del corso/incontro di Ecologia Mentale che terrò domenica 20 Maggio presso il Centro Yoga Dalmine (BG), una giornata che mi fa sempre piacere tenere e che è tanto utile a chi vi partecipa. Il conoscere i meccanismi della mente (a volte perversi, proprio per il fatto che non si conoscono) porta sempre a un miglioramento nel proprio modo di stare al mondo. A me hanno cambiato letteralmente la vita, ed anche alle persone che li applicano succede pian piano qualcosa di analogo.
Per voi che mi seguite da un pò di tempo, si tratta di un'ottima occasione per trascorrere una giornata impararando a riconoscere le dinamiche della nostra mente ed in particolare di quei pensieri o strutture di pensiero, che finiscono per creare le emozioni negative, i conflitti interiori, ecc. ecc.Vi comunico inoltre che, voi che ricevete la mia newsletter, avete la precedenza nell'iscrizione a questo corso, proprio per il fatto di avere già almeno un'infarinatura su questi concetti.
Approfittate! I posti sono pochi! Oltretutto, sono l'unico in Italia a tenere corsi di questo genere e per altro li faccio solo una o due volte l'anno. Per ora, siete tra i primi ad avere accesso a queste informazioni. Non vale la pena di approfittarne davvero?
Ed ora, passiamo ancora una volta a parlare di "emozioni". Le emozioni sono probabilmente il campo in cui noi ci sentiamo più coinvolti e le riconosciamo più facilmente. Le convinzioni non le vediamo ed i conflitti interiori riusciamo solo ad intravederli.
I modelli di comportamento ci sono totalmente sconosciuti o li attribuiamo all'aspetto della nostra personalità (molte volte sentiamo dire: "Io sono così, non posso farci niente; è il mio carattere). I traumi, a volte li conosciamo e li prendiamo così, come un dato di fatto; a volte non li conosciamo e ciò è ancora peggio, per non dire devastante. Con le emozioni abbiamo a che fare in ogni momento della giornata e rappresentano la nostra croce o delizia, a seconda dei casi.
I maestri dicono che le emozioni sono il sale della vita. Anch'io concordo con questa affermazione ma ritengo che dobbiamo fare molta pulizia dentro di noi ed apprendere la giusta conoscenza in materia prima di riuscire a condividere questa affermazione.
E' pur vero che per qualcuno le emozioni negative sono il dramma della propria vita e sono addirittura una sorta di schiavitù che li possiede completamente.
La maggior parte di noi, non ha presente che le nostre emozioni provengono da una serie di pensieri che stanno a monte. Vi faccio un esempio. Se chiedessimo a dieci persone di descriverci le emozioni che provano di fronte ad un qualsiasi oggetto, avremmo quasi certamente dieci risposte diverse. Com'è possibile tutto ciò? Ciò è possibile perchè ognuno di noi ha dei pensieri e concetti diversi rispetto alla stessa cosa e di fronte ad un oggetto qualsiasi scattano giudizi, resistenze, rifiuti, apprezzamenti e quant'altro presente nella nostra memoria, che confronta l'oggetto odierno con tutto ciò di uguale o simile si sia depositato nei suoi archivi.
Da ciò possiamo dedurre una cosa: non è importante ciò che succede all'esterno di noi, ma è molto importante la nostra reazione a ciò che succede. Questo concetto è l'esatto contrario di ciò che riteniamo valido abitualmente. Di solito pensiamo: "Quella persona mi fa arrabbiare","Questa casa mi rattrista", "Questo lavoro mi annoia". Che cosa ci dice tutto ciò? Che attribuiamo la causa delle nostre emozioni a tutto ciò che sta fuori di noi. Ciò significa anche che deleghiamo il nostro stato emozionale a ciò che avviene fuori di noi. Nell'esempio di prima, la casa in sè non è nè bella ne brutta; è solo una casa. Quella casa, che per noi è triste, per un altro potrebbe rappresentare il sogno ambìto della propria vita.
Che cosa accadrebbe se io cambiassi i miei pensieri nei confronti di quella casa? Semplice, cambierebbero le mie emozioni! Ma, allora è così facile? Si, è così facile, se non che: 1) non conoscevo questo tipo di approccio o nuovo concetto; 2) sono talmente abituato a pensare in questi termini che mi ci vuole un minimo di allenamento per far diventare abituale questo nuovo modo
di pensare.
L'unico tipo di zavorra a questi rapidi cambiamenti sono rappresentati dalle tracce/memorie che ho scolpito dentro il mio cervello. Pensando per giorni, mesi o anni in uno stesso modo ho costruito dei legami così solidi tra i miei neuroni che mi ci vuole un pò di tempo per ristrutturare il tutto. E qui interviene a tutto campo l'utilità dell'Integrazione Energetica, che ristruttura rapidamente ogni pensiero o emozione, in quanto agisce direttamente sui campi energetici. Non finirò mai di stupirmi quanto può essere rapida ed efficace l'Integrazione Energetica nel produrre cambiamenti positivi nelle persone.
Con questa mail, quindi, avete imparato due cose. Una è che cambiando i pensieri possiamo cambiarele emozioni. La seconda è che, se non vi riesce di uscire dal vortice delle vostre memorie emozionali e continuate ad avere gli stessi problemi, potete ricorre ad una o più sedute di Integrazione Energetica, che vi libererà dai vostri pesi e vi renderà più liberi e felici.
Ora vi saluto con un abbraccio e vi do appuntamento alla prossima mail, ma non dimenticate di continuare a leggere, qui sotto, la storia vera di questo numero.
A presto
Andrea
aparim10@yahoo.it
___________________________________________________
*****Storie vere
In questa sezione racconterò ad ogni newsletter un caso
realmente accadutomi che si è risolto totalmente con l'impiego
dell'Integrazione Energetica.
Ecco la storia di questo numero:
Valerio mi contattò per chiedermi aiuto, in quanto negli ultimi tempi era molto stressato. Era sempre molto nervoso ed anche di notte dormiva malissimo e si svegliava spesso. Visivamente si vedeva questa sofferenza sul suo viso in quanto aveva i lineamenti molto tirati ed era abbastanza scarnito. Anche la pelle era molto sottile ed asfittica, come se non ricevesse nutrimento.
Iniziammo il colloquio e come prassi gli chiesi un pò di informazioni riguardo i vari apparati del suo corpo e solo dopo aver passato in rassegna tutti gli aspetti, si ricordò di dirmi che da un pò di tempo soffriva di colite ulcerosa. Mi suonò abbastanza strano il fatto che mi avesse detto per ultimo un aspetto così importante della sua salute, quasi come fosse un'informazione accessoria.
Mi disse che la stava curando con i farmaci da un bel pò di tempo ormai, ma che finora era riuscito solo a tenerla sotto controllo ma non a curarla definitivamente. Gli chiesi più informazioni possibili su questa sua patologia e soprattutto se avesse un'idea da dove poteva aver avuto origine. Mi rispose che aveva iniziato a soffrire di una normale colite molti anni fa e che lentamente, nel tempo era andata aggravandosi diventando poi ulcerosa, con conseguenti perdite di sangue.
Insistetti un pò nel cercare di farlo pensare alle possibili cause, ma non non mi dava nessun segno di aver compreso le cause del suo problema. Iniziai a praticargli un pò di Integrazione Energetica proprio su questo problema e lì per lì mi disse che sentiva un certo rimescolamento nella sua pancia e come una sorta di scariche in tutto il corpo. Aveva l'impresione che i muscoli si stessero rilassando ma l'impressione era come di avere un temporale dentro di sè. Ciò era molto curioso ma certamente non strano.
Dopo avergli praticato per la seconda volta lo stimolo dei punti energetici, Valerio mi riferì di aver avuto un'immagine; si era visto sul suo attuale posto di lavoro (lavorava come impiegato in un ufficio statale). Mi disse anche che il temporale dentro al suo corpo si era accentuato e che ciò gli provocava un certo senso di apprensione, quasi di paura. Dentro di me si era creato un pensiero che l'immagine che aveva avuto e la paura che stava provando potessero avere tra di loro un collegamento. Gli chiesi se quell'immagine gli comunicasse qualche tipo di emozione. Diventò molto pensieroso e poi mi disse: "Non so perchè, ma adesso che ci penso, quell'immagine un pò di paura me la mette". La mia intuizione aveva colto nel segno, ma volli a questo punto chiedergli un pò di informazioni sul suo lavoro e su come lui vivesse la sua condizione lavorativa.
Era come aver aperto la valvola ad una pentola a pressione. Mi riferì di come lui non era mai stato accettato dai suoi colleghi in quell'ufficio, del fatto che avessero tentato più di una volta di silurarlo, anche inventando di sana pianta dei fatti o avvenimenti che lui non aveva mai compiuto, di tutte le difficoltà che quotidianamente era costretto a sopportare e molte altre cose ancora.
"Ma in una situazone così, non ti ha mai sfiorato l'idea di cambiare posto di lavoro?" gli chiesi. "Assolutamente no" mi rispose "Non è per niente pensabile di abbandonare un posto statale""E poi, non vorrai mica che io dia soddisfazione ai miei colleghi! ! !" "Neanche se il prezzo è la propria salute?" gli chiesi. A me questo suo atteggiamento mi sembrava di grande egoismo, ma certo io non ero lì per giudicarlo, ma per aiutarlo a migliorare le sue condizioni. Mi guardò molto perplesso e mi disse: "Ah.... ma, perchè.... tu dici che il mio problema possa essere causato dalla mia situazione lavorativa?". Gli risposi: "Beh, visto che nella tua vita non hai altre situazioni particolarmente disturbanti, è molto probabile che sia questa la causa. Non avevi mai collegato le due cose?". "Sinceramente no" replicò.
"Quali sono le emozioni e gli stati d'animo che vivi giornalmente sul tuo posto di lavoro?" domandai. Lì ne uscirono un sacco ed una sporta e, immaginate un pò, tutte negative, ovviamente. "Non pensi che il vivere per molte ore al giorno questi stati particolarmente negativi ti possa nuocere alla salute?" Gli chiesi.
"Non ci avevo mai pensato" mi rispose. Poi aggiunse: "E ora, cosa devo fare?" Gli dissi che io non lo sapevo, e che il mio compito lì non era di fare il profeta o l'indovino, ma che di certo sarebbe stata la sua energia interiore a dargli le direzioni, una volta riequilibrata.
Lavorammo con l'Integrazione Energetica per due o tre sedute ancora, finchè tutti gli aspetti disturbati che Valerio presentava furono normalizzati. A quel punto lo congedai e gli dissi di telefonarmi dopo venti giorni per riferirmi come stavano andando le cose. Passati venti giorni, Valerio mi telefonò e mi riferì che
stava andando tutto molto meglio e che il medico gli aveva ridotto ad un quarto la terapia farmacologica, visto i suoi miglioramenti. Inoltre, al lavoro, le relazioni con i suoi colleghi erano migliorate e comunque aveva deciso di chiedere il trasferimento in un altro ufficio.
Ebbi modo di sentire Valerio qualche mese dopo. Mi confermò che aveva completamente terminato di prendere i farmaci e che il suo intestino si era del tutto normalizzato. Aveva anche chiesto il trasferimento, gli era stato concesso, ed il cambiamento sarebbe avvenuto di lì a qualche mese. Mi riferì anche, stupito, che uno dei suoi colleghi si era dimostrato dispiaciuto che Valerio se ne andasse da quell' ufficio. Valerio era davvero molto contento e dimostrò ancora la sua gratitudine mandandomi in seguito altri clienti.
***** Ti auguro di trovare l'unità del tuo intero essere *****
venerdì 11 maggio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento